2014 anno più caldo di sempre ma non per i ghiacci polari
Si è molto discusso in quest'ultimo periodo dell'andamento climatico per l'anno appena trascorso che sembrerebbe essere stato il più caldo di sempre con una temperatura media globale di 1°c superiore a quella calcolata per il 20° secolo, tuttavia molte questioni si sono sollevate sul metodo utilizzato per classificare questa temperatura, soprattutto sul posizionamento dei sensori di rilevamento e di come a livello di dati satellitari il 2014 non sembrerebbe avere per niente battuto i precedenti record. C'è proprio un nostro articolo redatto dall'esperto Francesco Nucera a tal riguardo.
Un altro dato che smentirebbel'ipotesi di anno più caldo ci viene dai ghiacci polari, che, nel caso di un'anomalia termica di ben 1° al di sopra della temperatura media, avrebbero dovuto senz'altro risentirne e invece no, almeno non più di quanto ci si sarebbe aspettato. Il 2014 nel complesso non ha presentato scarti significativi rispetto alle medie mantenendosi seppur al di sotto entro due deviazioni standard, quindi poco!.
La quantità massima di ghiacci marini è stata osservata il 21 marzo con un'estensione di 14,91 milioni di chilometri quadrati, è stata la quinta più bassa dall'inizio delle misurazioni, la quantità minima è stata osservata invece il 17 settembre con 5.020.000 chilometri quadrati, la sesta più bassa dall'inizio delle misurazioni. L'unico evento di nota è stato rilevato nel Mare di Laptev, dove nel mese di agosto le acque libere hanno raggiunto gli 85 gradi di latitudine, a meno di 560 km dal Polo Nord. Ma nel complesso niente di eclatante per l'artico, di significativo c'è stato invece ilconsiderevole aumento del ghiaccio marino a livello antartico che abbiamo segnalato più volte nei nostri articoli.
Anche l'appena trascorso mese di Dicembre non ha mostrato segni di particolare declino attestandosi su quantitativi di poco inferiori alle medie del periodo 1981-2010 con soli 540mila chilometri quadrati in meno. In aggiunta mar di Kara e Mare di Barentsche negli scorsi inverni avevano visto di parecchio ridotta l'estensione areale dei propri ghiacci, quest'anno risultano ben coperti. Unici settori a mostrare scarti negativi apprezzabili rispetto alla media sono Mare di Bering e il Mare di Okhotsk nei precedenti inverni decisamente più coperti.