AMARCORD: 27 Dicembre 1996; burian sull'Italia
ore 11:49
Redazione 3BMeteo
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dilagando dapprima al Centornord, poi anche al Sud. Ripercorriamo le fasi salienti di quella emozionante fase invernale di fine 1996, che portò diverse nevicate sulla nostra Penisola, con veri e propri blizzard sulle adriatiche:
Gelo in marcia verso l'Europa centrale- L'alta pressione continentale russa cominciò a scalpitare nel
periodo natalizio, in marcia verso sud-ovest, creando un ponte con l'anticiclone atlantico. Ecco che l'
aria freddache nei giorni precedenti si era
depositata sulle pianure dell'Europa orientalecominciò a mettersi in cammino verso ovest, raggiungendo prima la Germania e l'Austria, poi la Francia, zone su cui ben presto cominciano a cadere i primi fiocchi di neve.
Depressione sulla Spagna, maltempo al centro-Sud- Contemporaneamente l'abbassamento di latitudine dell'anticiclone freddo favorì lo spostamento verso sud-est della depressione che nei giorni precedenti era ferma sulla Spagna, portando
un'accentuazione del maltempo al Centro-Sud, prima sul Tirreno, poi sull'Adriatico. Le temperature, seppur lievemente, cominciano a scendere anche sull'Italia, con la neve che imbiancò l'Appennino settentrionale fino a 1000m.
Gelo sull'Europa,
neve in pianura sul Medio Adriatico- Ma è tra il
26 e il 28 dicembre che l'alta pressione russa prese vigore, conquistando tutta l'Europa, con valori pressori prossimi ai 1045 hPa.
L'aria fredda invase tutto il vecchio Continente, a partire dalle nazioni orientali, i termometri anche sull'Italia scesero bruscamente ad iniziare dal Triveneto dal pomeriggio del 26 dicembre.
Il 27 dicembre tre quarti dell'Italia fu sotto zero, ma mentre al nord i cieli furono sereni e tersi, sul medio Adriatico ed al sud la
neve scese copiosafin sulle coste, con qualche breve apparizione anche sul versante tirrenico. Sulle interne adriatiche il manto bianco arrivò a superare anche il metro in collina.
Aria gelida pellicolare: giornata di ghiaccio al Nord- Al nord si toccarono al mattino i
-15° in pianura padana, mentre di giorno difficilmente i termometri riuscirono a superare la soglia degli 0°. Da notare come l'aria fu particolarmente fredda alle quote medio-basse dell'atmosfera (tra il suolo e i 2000mt di quota), mentre in alta quota i valori non presentino nessuna eccezionalità: a 500 hPa (5400m circa) del 27 dicembre si sfiorarono solo i -30°. Pensate che
nell'85si toccarono persino i
-42°, nel
2001 i -40°(con l'irruzione siberiana del 13 dicembre). E tutto è spiegato con il fatto che la
caratteristica dell'aria fredda continentale siberianaè proprio quella di essere particolarmente
fredda negli strati medio-bassi, provenendo da zone pianeggianti in cui il freddo si accumula giorno dopo giorno proprio in pianura, a causa della compressione dell'aria esercitata dalla pressione eccezionalmente elevata.
Perturbazione in arrivo dalla Spagna, neve su tutto il Nord- Tra il 28 e il 29 dicembre l'ondata di freddo raggiunse la sua massima intensità, con valori di temperature di -13° a 1500 m sull'estremo nordest, ma con un'
isotermadi -9° che sfiora anche il Lazio. Contemporaneamente sull'Europa occidentale cominciò a
formarsi una nuova saccatura atlantica, che nei giorni successivi avanzò verso l'Italia.
Tra il 29 e il 31 dicembrela
saccaturasulla Spagna avanzò verso l'Italia, preceduta da correnti temperate e umide mediterranee che scorrendo sul
cuscinetto di aria fredda preesistentedeterminano la genesi di un fronte caldo, apportatore di nevicate su tutte le pianure del Nord e in una prima fase anche sulla Toscana.
Neve a Capodanno sulla Val Padana- Ma sarà con l'arrivo del fronte freddo del 31 dicembre che la pianura padana si ritrovò sotto
30/40cm di manto biancoal risveglio dell'anno nuovo. Una notte che molti di voi si ricorderanno certamente. Al centro-sud invece l'aria calda ha ormai scalzato quella fredda e la precipitazioni, anche sotto forma di rovescio o temporale, risultano piovose fino a quote medie.