1 giugno 2012
ore 10:45
di Francesco Nucera
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 Per tutti
blocking europeo
blocking europeo
Che fine ha fatto l'anticiclone delle Azzorre? Alla luce di un inverno anonimo e contrassegnato dalla perseveranza di un anticiclone mai domo ho cercato di analizzare il comportamento dell'anticiclone sub tropicale ed in particolare di quello nord Atlantico ( o delle Azzorre) per vedere se vi sono state variazioni significative sul suo comportamento

Ho esaminato il pattern ma anche la frequenza e le caratteristiche dei blocchi atlantici (dal 1940 al 2010) e che poi conducono ai regimi di persistenza e, nei casi più gravi, alle anomalie climatiche. Buona parte della variabilità in Atlantico è dominato da due 'modi' prevalenti; in estate l'alta pressione dall'atlantico si allunga verso l'Europa centro occidentale. In inverno il pattern vede la presenza dell'anticiclone a ridosso dell'Africa  nord occidentale. La varianza mostra anche la presenza di due regimi di blocco: uno  tra Regno Unito ed Azzorre, l'altro tra Nord Atlantico ed Ovest Europa.

Che anomalie sono state riscontrate? Il fatto più interessante è  che la frequenza del blocco è risultato meno prevalente in Atlantico e sulle isole Britanniche; invece è aumentato sull'Europa centro occidentale. Sopratutto nel semestre invernale nel periodo 2005-12 si nota una chiara propensione alla diminuzione dei blocchi in Atlantico. Tutto ciò suggerisce che i blocchi atlantici sono stati sostituiti dai blocchi europei. Con tutte le conseguenze del caso.

La AMO e l'Indice Zonale. Questa potrebbe essere il risultato di una diminuzione dell'Indice Zonale causato da una diminuzione dell'intensità dell'anticiclone delle Azzorre con uno spostamento verso est dei massimi di pressione. Colpa dell'AMO? Abbiamo già visto come negli ultimi 20 anni i mesi di Aprile siano stati contrassegnati da un anticiclone di blocco proprio sul centro nord Europa. Questo potrebbe essere messo in relazione proprio con le anomalie delle temperature superficiali in Atlantico.

Infine segnali evidenziano come vi sia una maggiore invadenza dell'anticiclone libico sul Mediterraneo, non solo nel periodo estivo ma anche in quello invernale. In estate questo si associa ad un aumento della frequenza delle ondate di calore. In inverno si assiste ad una riduzione non solo delle  piogge ma anche delle nevi. Dagli anni 90 nel periodo estivo si sono registrate estati molto calde (94, 98, 2003, 2007, 2009)  e tutte queste ovviamente legate alla invadenza dell'anticiclone libico, non di certo di quello delle Azzorre che, per definizione, apporta le classiche estate mediterranee con caldo nella norma. Anche in questo caso si registra un indice A.M.O. positivo.

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