5 marzo 2015
ore 14:25
di Francesco Nucera
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 Per tutti

E' una ondata di maltempo intensa la cui caratteristica è il forte vento. La cronaca riporta i danni generati dalle violente raffiche di vento.

Questa situazione è causata dall'approfondimento di un intenso vortice di bassa pressione sul Mediterraneo, uno dei tanti che nel semestre invernale popola i nostri mari. Solo che questo risulta piuttosto vigoroso. Secondo la nomenclatura scientifica la caduta di pressione di circa 20 hPa in meno di 24 ore fanno catalogare il vortice come Ciclogenesi Rapida (o esplosiva oppure  Bomb).

ciclogenesi RAPIDA o esplosiva
ciclogenesi RAPIDA o esplosiva

Queste energiche circolazioni cicloniche, non proprio rare, si formano nel ramo ascendente della corrente a getto, laddove l'energia è massima (left exit). I fronti presentano una netta distinzione tra caldo e freddo. Nella fase di occlusione il vortice può subire un ulteriore approfondimento, specie quando l'asse di saccatura ruota il suo asse in senso antiorario. Hanno una durata più lunga per l'interazione 'aria-mare', ulteriore contributo al loro sviluppo.

ciclogenesi esplosiva: formazione
ciclogenesi esplosiva: formazione

Altro elemento caratteristico è l'intrusione di aria stratosferica. Al vento sinottico dovuto alla differenza di pressione si somma il contributo dovuto a quanto rapidamente scende la pressione. Da qui i forti venti al limite di tempesta.

ciclogenesi esplosiva: aria stratosferica
ciclogenesi esplosiva: aria stratosferica



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