1 aprile 2015
ore 9:53
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Si chiama Niklas il ciclone che si è abbattuto sull'Europa centrale con un minimo che è scivolato in nottata sul Mare del Nord tra la Danimarca e la Germania e che in queste ore si trova sul Baltico orientaleUna serie di fattori predisponenti hanno creato un vero e proprio mostro meteorologico con venti che hanno raggiunto in pianura i 140-150km/h ed in quota sui rilievi austriaci, svizzeri ed alpini, pensate, i 170-190km/h a 1500-1800m. Sono valori da uragano di categoria 1 o persino 2 nella scala Saffir Simpson.

centinaia di albero anche secolari, abbattuti
centinaia di albero anche secolari, abbattuti

Ciò che ha determinato venti così forti non è stato il valore barico del minimo, appena 985hp, un valore che non di rado troviamo anche nei vortici mediterranei, quanto invece il repentino calo barico che lo ha accompagnato. Si passa infatti dai 1030hp della Francia ai 985hp della Germania. 45hp nell'arco di poche centinaia di Chilometri. Si chiama vento geostrofico, è come far scivolare una sfera d'acciaio su un piano inclinato, più il piano sarà inclinato e maggiore sarà l'accelerazione della sfera. Concedeteci questa piccola divagazione scientifica.

Europa flagellata da venti di tempesta e neve fino a bassa quota
Europa flagellata da venti di tempesta e neve fino a bassa quota

Così Niklas in connubio con un secondo vortice sul Mar di Norvegia, Mike, ha portato morte e distruzione sull'Europa centrale. Secondo le ultime notizie ci sarebbero almeno 9 vittime tra Regno Unito, Germania, Austria e Svizzera, di cui 7 nella sola Germania che conta anche decine di feriti, ma un bilancio definitivo si conoscerà solo alla fine di questa terribile giornata. 

Tetti scoperchiati, migliaia di alberi abbattuti e centinaia di incidenti stradali per vetture finite fuori strada a causa delle raffiche di vento oppure perché colpite dalla caduta di rami. Chiusa in via precauzionale la stazione ferroviaria di Monaco con traffico ferroviario bloccato.

tetti e alberi divelti tra i danni principali
tetti e alberi divelti tra i danni principali

A condire il tutto il repentino raffreddamento determinato dall'arrivo delle correnti polari che ha riportato la neve fino a bassa quota o in piano. Bufere di neve sui fiordi norvegesi con venti fino a 120km/h, neve in Scozia fin sulla costa, neve a tratti misto a pioggia in pianura tra Danimarca e Germania con neve asciutta sopra i 200m di altezza, neve a Vienna e Bratislava seppur senza accumuli significativi, Neve anche in Polonia e naturalmente a Mosca.

La primavera nel peggiore dei suoi esordi insomma e la situazione non volgerà verso un miglioramento prima delle prossime 24-48 ore, miglioramento che non sarà definitivo fino a dopo Pasqua in quanto un vortice gelido continuerà ad albergare tra la Scandinavia e l'Europa orientale almeno fino al 7-9 Aprile.


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