CLIMA ALPI: cade meno NEVE in MONTAGNA rispetto al passato, ma dagli anni 2000...
Negli ultimi anni la quantità di neve che cade sulle Alpi è diminuita rispetto al passato, tuttavia dagli anni 2000 c'è una lieve ripresa della nevosità in montagna
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La quantità di neve che cade sulle
Alpi può variare in modo significativo da una stagione all'altra.Tuttavia prendendo in considerazione periodi di un decennio si nota
come la media degli accumuli nevosi (a parità di quota) sia
abbastanza simile su tutto l'arco alpino e utilizzabile per tracciare
una tendenza sull'andamento della nevosità montana.
Sul versante meridionale delle Alpi l'accumulo stagionale di neve fresca è notevolmente diminuito a partire dalla metà/fine degli anni '80. Dal grafico 1 si evince che rispetto al periodo 1961-1990, negli anni '90 la quantità di neve caduta alle quote più basse (comprese tra 800 e 1500 metri), è stata inferiore del 25%. Anche i decenni successivi mostrano accumuli più bassi, seppur con una tendenza a una lieve ripresa negli anni 2000 e ancora di più nel periodo 2006-2015. In alta quota (oltre i 1500 m), dove le temperature sono più basse e quasi sempre favorevoli a precipitazioni nevose nel periodo invernale, la quantità di neve caduta negli ultimi 10 anni è stata infatti molto simile a quelle del passato.
Anche la durata del manto nevoso al
suolo (grafico 2) evidenzia un comportamento simile, ma con una
perdita ancora maggiore. Il decennio 1991-2000 ha fatto registrare il
41% di giorni con neve al suolo in meno alle quote basse rispetto
alla media storica, deficit che si riduce solo al 9% negli ultimi 10
anni. La perdita di neve inoltre risulta più marcata nei mesi di
Marzo ed Aprile, quando le temperature più elevate favoriscono una
maggior fusione del manto.
In sintesi, dopo un minimo negli anni
'90, negli ultimi 10 anni sembra esserci un'inversione di tendenza e
una maggior nevosità in atto, soprattutto in alta quota, ascrivibile
per il momento soltanto alla variabilità climatica (maggior
frequenza di perturbazioni atlantiche in transito nel periodo
invernale ed aumento delle precipitazioni totali), mentre le
temperature medie registrano un costante e inesorabile incremento
(circa 1,5°C di aumento negli ultimi 30 anni).