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30 novembre 2015
ore 12:46
di Manuel Mazzoleni
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 Per tutti

"Abbiamo un obbligo di successo, perché la posta in gioco è troppo importante per potersi accontentare di un accordo al ribasso". Con queste parole il ministro degli Esteri francese e presidente della conferenza, Laurent Fabius, ha dato il via all'apertura dei lavori della 21 Conferenza mondiale sul Clima. "L'11 dicembre - il giorno in cui si concluderà la Cop21- il mondo si aspetta da noi quattro parole: la missione è compiuta". Tuttavia , prosegue il ministro, " l'accordo per limitare il surriscaldamento globale non è scontato ma è alla nostra portata". Della stesso parere il segretario generale della Nazioni Unite Ban Ki-moon che prima dell'avvio della conferenza ha voluto osservare un minuto di silenzio in ricordo della vittime degli attentati di Parigi.

Il presidente francese Francois Hollande, dopo i ringraziamenti di rito per l'affetto ricevuto dopo gli attentati, ha continuato affermando che tutti i partecipanti hanno " un'immensa speranza che non abbiamo il diritto di deludere. È una sfida che non dobbiamo perdere perché si tratta di un miliardo di essere umani che ci guarda". Secondo Hollande il surriscaldamento globale purtroppo "crea conflitti, crea più migrazioni delle guerre. Dobbiamo intervenire in nome della giustizia climatica. Quello che è in gioco in questa conferenza è la pace perché rischiamo una guerra per l'accesso all'acqua. Il mondo non ha mai affrontato una sfida così grande come quella sul futuro del pianeta, della vita. Qui non bastano le dichiarazioni di intenti, noi a Parigi siamo a un punto di rottura e di partenza per una trasformazione mondiale. Abbiamo l'opportunità di creare uno sviluppo con le energie rinnovabili, il trasporto pulito e la biodiversità. Dobbiamo costruire un modello basato sulla cooperazione, in cui sia più conveniente preservare che distruggere".

Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha definito la conferenza sul clima "un'occasione politica unica che potrebbe non tornare", avvertendo che "Il futuro del mondo è nelle vostre mani, non sono consentite indecisioni. Voi avete il potere di assicurare il benessere di questa e della prossima generazione". Come tutti anche lui spera che da questa conferenza si riesca a trovare un accordo per arginare entro i due gradi l'aumento delle temperature del pianeta causato dalle emissioni inquinanti. Per farlo i leader dovranno cercare "il compromesso, il consenso e, se è necessario, anche la flessibilità".



Oltre 150 Capi di Stato per l'apertura della Conferenza mondiale sul Clima a Parigi

Il Presidente della Repubblica francese, François Hollande, il ministro francese degli Affari Esteri e il futuro Presidente della COP21, Laurent Fabius, hanno invitato tutti i capi di Stato e di governo ( oltre 150) all'apertura della Conferenza mondiale sul Clima che prenderà il via oggi 30 novembre a Parigi, con l'intento di generare una spinta politica in vista dei negoziati che si svolgeranno prima a livello tecnico, poi a livello ministeriale. 


La giornata inizierà con l'apertura ufficiale alle ore 10, quando Laurent Fabius sarà eletto Presidente della COP21 dalle 196 parti. Nel frattempo, i capi di Stato e di governo saranno ricevuti presso la sede di Le Bourget dal Presidente della Repubblica francese, François Hollande, e dal segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon. L'evento leader inizierà alle 11:00 con i discorsi di François Hollande, Ban Ki-moon e Laurent Fabius. Dopo una foto di famiglia, ognuno dei 150 capi di Stato e di governo farà un breve discorso. 

Dato il gran numero di capi di Stato presenti, gli interventi saranno svolti simultaneamente nelle due sale plenarie del Centro Congressi. Tra gli eventi principali del pomeriggio ricordiamo:
16:00: lancio dell'iniziativa Missione Innovazione (Clean Tech). Questo è un impegno da parte degli Stati a raddoppiare i loro bilanci di ricerca e sviluppo entro il 2020 e per gli investitori privati ​​ad aumentare i propri investimenti.

17:00 pm: lancio dell'Alleanza Solare. Si tratta di una piattaforma condivisa per la cooperazione tra i paesi con considerevoli risorse solari che stanno conducendo il progetto: Brasile, Perù, Etiopia, Mauritius, Nigeria, Paesi Bassi, Indonesia, Emirati Arabi Uniti e Fiji.

18:00: carbon pricing panel, presieduto dalla Banca mondiale e il Fondo monetario internazionale, alla presenza dei Presidenti americani e cinesi in particolare. Questo evento consentirà ai leader mondiali di incoraggiare tutti i leader mondiali a sostenere i prezzi del carbonio su scala internazionale. Sarà il primo incontro sul tema tra i leader a questo livello.


Cop21: Il mondo a Parigi per la Conferenza sul Clima, al via il 29 Novembre

Parigi si prepara a ricevere i rappresentanti di 190 Stati
Parigi si prepara a ricevere i rappresentanti di 190 Stati

Al via la Conferenza mondiale sul clima 2015 a Parigi, uno degli avvenimenti più attesi dell'anno, che proprio a causa degli attentati terroristici ha rischiato di saltare.

Ora Parigi si mobilita, rafforzando ulteriormente le misure di sicurezza, per accogliere a partire da Domenica 29 Novembre i rappresentanti di ben 190 Paesi, 147 tra Premier e Capi di Stato, per quella che si preannuncia la più importante conferenza climatica, dopo il sostanziale nulla di fatto di Copenaghen 2009.

Così come il terrorismo, anche il Cambiamento climatico rappresenta una sfida per l'umanità intera. L'obiettivo principale sarà dunque quello di ridurre le emissione di CO2 prima che sia troppo tardi per scongiurare conseguenze catastrofiche e contenere l'aumento delle temperature globali (vedi tra l'altro il record del mese di Ottobre 2015).

Cop21 a Parigi
Cop21 a Parigi

Non sarà sicuramente una battaglia facile, dato che le grandi superpotenze mondiali, America da una parte, Cina ed India dall'altra, solo sei anni fa non hanno trovato un'accordo. Inoltre i piani per le riduzioni delle emissioni che 170 Paesi hanno già presentato prima del Summit, non sembrano soddisfare gli scienziati, poiché, anche ammesso che vengano rispettati scrupolosamente da qui al 2030, causerebbero un aumento delle temperature superiore alla soglia limite dei 2°C. 

Tuttavia la speranza è che nel frattempo qualcosa sia ulteriormente cambiato, e che anche le potenza asiatiche siano finalmente consapevoli dell'importanza di trovare un piano per combattere i danni del Global warming che nel frattempo stanno crescendo a dismisura.  


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