Dal 1986 le 30 Estati più calde dal tempo dei Romani
Le ultime 30 estati, quindi dal 1986 a oggi, sarebbero state per l'Europa le più calde mai registrate dal tempo dei romani con uno scarto medio di circa 1.3°C in più. La notizia è apparsa sul Environmental Reaserach Letters Journal, una rivista che pubblica i risultati delle ricerche dell'omonimo ente. Lo studio è il risultato del lavoro di un gruppo di ricercatori che ha analizzato anelli delle piante, dipinti, annotazioni e documenti storici redatti da medici, sacerdoti, monaci in un arco temporale di circa 2000 anni.
La ricostruzione più difficile è stata quella precedente l'ottavo secolo, la mancanza di dati storici è stata colmata studiando gli anelli di alcune conifere come il Pino in alcune regioni come Finlandia, Austria, Svezia. Sono piante che crescono soprattutto in estate mentre in inverno entrano in una sorta di stasi. Lo studio ha permesso di capire che nel periodo romano e fino al terzo secolo le estati furono più calde rispetto ai secoli successivi, fino al settimo secolo. Poi ci fu un intermezzo più caldo durante il medioevo, ma il freddo ritornò a causare una piccola era glaciale dal 14° al 19° secolo. Con il 20° secolo la temperatura è ricominciata a crescere e i cambiamenti climatici sono diventati progressivamente più pronunciati.
Jurg Leterbacher, il coordinatore del lavoro ha affermato che La temperatura estiva che stiamo misurando in queste ultime decadi non ha precedenti negli ultimi due millenni, ed essendo particolarmente elevata non può essere spigata da fenomeni naturali, come la variazioni del ciclo solare o altro, ma solo dal contributo dell'uomo. Ma non solo, in queste ultime tre decadi le ondate di calore (giorni in cui le temperature sono notevolmente superiori alle medie del periodo) sono state più lunghe e più frequenti di quelle che si avevano in passato.
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