30 gennaio 2016
ore 8:10
di Manuel Mazzoleni
tempo di lettura
2 minuti, 20 secondi
 Per tutti

Resta sempre pessima la qualità dell'aria respirata in Italia. Lo rilevano i dati raccolti dalla campagna Mal'Aria di Legambiente che ancora una volta evidenziano come anche il 2015 è stato un anno da bollino rosso, almeno per quanto concerne la qualità dell'aria. Delle 90 città monitorate, infatti, ben 48, il 53%, hanno superato il limite dei 35 giorni con concentrazioni di Pm10 oltre il limite stabilito di 50 micro grammi per metro cubo. Purtroppo un problema che non riguarda solo le grandi metropoli ma anche le città più piccole. Ad esempio Frosinone, non certe delle dimensioni di Roma, Milano o Napoli, nel 2015 ha registrato ben 115 giornate fuorilegge, seguita da Pavia con 114, Vicenza con 110, Milano con 101 e Torino con 99. Di tutti i capoluoghi italiani il 6% ha addirittura superato di 3 volte il limite dei giorni consentiti, il 33% due volte il limite ed il 25% una volta e mezza.

Cappa di smog su Milano
Cappa di smog su Milano

A livello regionale il peggiore resta il Veneto, dove ben il 92% delle stazioni urbane hanno accumulato più di 35 giorni oltre il limite consentito. A seguire la Lombardia con 84%, il Piemonte con 82%, l'Emilia Romagna con il 75% cosi come la Campania.

Ad influire negativamente nello scorso anno ci ha pensato anche il tempo con una carenza di precipitazioni, specie al Centro Nord. Purtroppo se questa componente non può essere controllata poco si è fatto per modernizzare il trasporto, sia pubblico che privato. Basti guardare che nel biennio 2012-2014 il 66% dei finanziamenti erogati dallo Stato sono stati destinati a strade e autostrade, il 15% alle metropolitane, il 12% alle ferrovie, il 7% all'alta velocità. Del programma «mille treni per i pendolari», lanciato dal governo Prodi nel 2006, si sono perse le tracce. Poco quindi si è fatto per incentivare il trasporto su rotaie tant'è che all'Italia spetta ancora il primato di auto per abitante. Ad esempio a Roma ci sono 62 auto ogni 100 abitanti, contro le 25 di Amsterdam e Parigi e le 31 di Londra.

Secondo il presidenti di LegambienteMuroni : "Per uscire dalla morsa dell'inquinamento occorre mettere al centro degli interventi pubblici le aree urbane e la mobilità sostenibile, abbandonando una volta per tutte le fonti fossili e replicando quelle esperienze anti smog virtuose messe già in atto in molti Comuni italiani in termini di mobilità sostenibile, efficienza energetica e verde urbano. Il protocollo firmato lo scorso 30 dicembre tra ministero dell'Ambiente, rappresentanti di Comuni e Regioni non è stato all'altezza del problema e il rischio è che si rincorra sempre l'emergenza senza arrivare a risultati concreti e di lunga durata. La priorità deve essere la realizzazione di nuove linee metropolitane e di tram, a cui deve essere vincolato immediatamente almeno il 50% delle risorse per le infrastrutture".



Segui @3BMeteo su Twitter


Articoli correlati