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22 ottobre 2014
ore 16:52
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Nel corso delle ultime ore un intenso fronte freddo pilotato da aria polare marittima ha scavalcato le Alpi e attraversato con la sua parte più attiva le regioni orientali della penisola. Da Nord a Sud a partire dal Triveneto tutto un susseguirsi di rovesci e temporali, talora anche intensi e grandinigeni come il caso di Gorizia di questa notte con chicchi di grandine grossi fino a 4cm

Poi in mattinata i venti da nord, intensi e burrascosi entrati assieme al fronte hanno spazzato le nubi dalle regioni settentrionali e lasciato nubi e precipitazioni per stau sulle Alpi dove il grosso arriverà nelle prossime ore e sulla Romagna dove sono in atto ancora dei piovaschi. Avvistata anche una tromba d'aria a Rimini. Resta instabile o perturbato sul medio basso Adriatico ed al sud peninsulare dalla Campania meridionale alla Calabria fino al messinese. Sottovento invece le regioni centrali tirreniche con una giornata prevalentemente soleggiata. 

Ma veniamo ai numeri di questa prima ondata di freddo stagionale, le precipitazioni non sono state molto intense, le punte più alte al nord in Friuli con 30mm nel Goriziano, al centro nel Maceratese con 26mm ed al sud nel Beneventano con 27mm, qui con numerose segnalazioni di grandine. 

Le temperare sono scese bruscamente al centro nord con massime non oltre i 20-21° in pianura Padana e non oltre i 23-24° al centro ma con cali repentini durante le precipitazioni anche di 10°. Massime non oltre i 23° anche in Sardegna mentre all'estremo sud dove l'irruzione è ancora parziale si registrano ancora massime fino a 30° nel Siracusano

Significativo anche il rinforzo dei venti e questa volta a fare notizia non è la solita bora di Trieste che si è fermata, facciamo per dire, a soli 100km/h ma le raffiche sui crinali alpini fino a 150/160km/h ed in Appennino soprattutto Forlivese fino a a 114km/h. Venti forti anche in Pianura Padana con punte di 100km/h nell'alessandrino ed in Sardegna con punte di 125km/h nel Cagliaritano. 

Infine un doveroso accenno ai mari che risultano in burrasca fino a grossi o molto grossi sul Mar di Sardegna dove le boe di segnalazione hanno dato valori di picco di altezza dell'onda fino a 16.81m, un record per il Mediterraneo.


Cronaca Meteo: Temporali e brusco calo termico, venti forti, onde fino a 16m in Sardegna

Il fronte freddo che in nottata ha scavalcato l'arco alpino, continua la sua marcia verso sudest. Dopo i nubifragi del Friuli, in particolare nella provincia di Gorizia dove è caduta anche grandine grossa fino a 4cm ed i rovesci dell'Emilia Romagna,  fenomeni a carattere moderato stanno interessando in queste ore Abruzzo, Molise e Puglia settentrionale mentre qualche nuovo rovescio o temporale si sta sviluppando nuovamente tra Romagna e Marche, in particolare nel riminese dove viene segnalata anche una tromba marina. Gli accumuli massimi del mattino nel Maceratese con punte di 25mm, del primo pomeriggio nel Riminese con 44mm a Cattolica.

Continua intanto a nevicare sui settori alpini confinali con quota neve che si attesta mediamente tra i 1000 ed i 1500m sui versanti italiani mentre scende anche sotto i 1000m sui versanti esteri. Ma l'aspetto più interessante è senz'altro quello "eolico". I forti venti previsti sono puntualmente arrivati, dopo i settori Alpini triveneti, la Lombardia e l'Emilia Romagna è toccato alla Sardegna. 

Raggiunte nel Cagliaritano punte di 125km/h, 100km/h su Alghero e Porto Torres con Mar di Sardegna grosso o molto grosso. Le boe di segnalazione al largo di Alghero hanno rilevato un'altezza madia delle onde tra 5m e 7m ma con punte massime, pensate di 16.81m alle 7.30 di stamattina, sono altezze record per il Mediterraneo!


Fronte in marcia verso il Centrosud. Forti venti al Nord, 80-90km/h in pianura

Come largamente anticipato il fronte freddo, facente capo all'energica circolazione di bassa pressione originatasi dai resti dell'ex Uragano Gonzalo, ha valicato nel corso della notte le nostre Alpi puntando dritto verso i Balcani e le nostre regioni centro meridionali.

Dopo aver portato piogge e temporali su gran parte del Triveneto, in particolar modo sul Friuli, ove si registrano dalla mezzanotte accumuli sino a 25-30 mm, il fronte è scivolato verso sud andando a coinvolgere le nostre regioni centrali. Seppur il grosso delle precipitazioni è rimasto confinato tra la Dalmazia e l'Adriatico, locali fenomeni hanno tuttavia raggiunto interne toscane, Umbria, Marche, interne abruzzesi nonché parte del Lazio e della Campania. Le nubi sono aumentare nel contempo anche al Sud e sulle Isole maggiori ma senza tuttavia al momento precipitazioni degne di nota. Il fronte ha altresì addossato nubi sui crinali alpini di confine con nevicate che si sono spinte localmente vicine ai 1000-1500m, imbiancando città come Livigno.

Neve a Livigno
Neve a Livigno

Il fronte ha richiamato a sé intensi venti da N-NO che valicato le Alpi hanno invaso tutto il Settentrione. Venti che localmente hanno toccato i 145 km/h sulle vette orobiche, 80 km/h sulle nel milanese e sulle pedemontane ed alte pianure lombarde, 95 km/h nel varesotto, 100 km/h nel torinese ed alessandrino, 95 km/h nell'udinese, 85 km/h nell'imperiese, 90 km/h in Romagna. Il forte vento di Maestrale è stato nel contempo avvertito anche sulla Sardegna con picchi sino a 95 km/h sull'Ogliastra e Quirra, 80 km/h nel Campidano, 90 km/h sulla Costa Smeralda.

Satellite
Satellite

L'aria fredda che segue il fronte ha altresì iniziato a mostrare i sui effetti al Nord, in particolar modo in montagna con valori sulle Alpi scesi vicino agli zero gradi oltre i 1500m.



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