24 settembre 2014
ore 8:19
di Carlo Migliore
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1 minuto, 42 secondi
 Per tutti

"Quest'anno il ghiaccio groenlandese è il più scuro di sempre" ha detto Jason Box, un glaciologo del servizio geologico della Danimarca che da anni si occupa di un'indagine scientifica molto particolare, denominata proprio "Dark Snow". Le foto scattate da Box e dal suo Team sono davvero sbalorditive.

il ghiaccio nero della groenlandia
il ghiaccio nero della groenlandia

La superficie dei ghiacciai groenlandesi si presenta alla vista quasi nera e ciò dovrebbe preoccupare secondo Box perché come le automobili nere sotto il sole estivo si riscaldano più rapidamente, così anche uno strato superficiale di ghiaccio nero, favorisce un maggiore assorbimento di calore ed una maggiore velocità di fusione.

crepacci nei ghiacci
crepacci nei ghiacci

Ma perché il ghiaccio diventa nero? In realtà non è il ghiaccio ad annerirsi, più semplicemente si ricopre di uno strato costituito da un mix di particelle derivanti da inquinamento, fuliggine degli incendi e probabilmente anche cenere vulcanica, tutto materiale trasportato dal vento che durante le tempeste di neve si deposita al suolo. E quest'anno il grado di "annerimento" del ghiaccio è più alto dell'anno scorso del 5.6% il che in termini di maggiore energia assorbita equivale a circa due volte il consumo annuo di energia elettrica degli Stati Uniti.

suggestiva ripresa aerea del ghiaccio nero
suggestiva ripresa aerea del ghiaccio nero

Questo potrebbe essere il motivo del drammatico scioglimento osservato  quest'anno sui ghiacciai della Groenlandia. Il problema di Jason Box che equivale poi al suo lavoro è adesso cercare di capire da dove proviene il materiale che rende il ghiaccio così scuro. Quale frazione deriva da incendi boschivi (quest'anno sono stati un record nella regione artica soprattutto in Canada), quale dall'inquinamento e quale dalle eruzioni vulcaniche e stilare poi un rapporto da presentare alla comunità scientifica. Un rapporto che ufficializzi quello che Jason ha già detto a parole durante l'intervista. Jason ha anche parlato di misteriosi buchi nel ghiaccio siberiano e di gigantesche bolle di metano in mare aperto che secondo il glaciologo sarebbero la riprova che l'artico può cambiare improvvisamente ed in modi imprevedibili.



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