In cammino verso l'inverno 2014/15: le 'stagionali' e considerazioni
2 minuti, 21 secondi
Il tempo meteorologico è come un film
a puntate; perdere un episodio significa, per chi tesse scenari a
lungo termine, smarrire il filo del discorso. Per questo motivo penso
che sia conveniente rivedere anche le puntate indietro in modo da
scovare analogie con gli anni passati, è un utile esercizio per
tentare di capire le mosse futuri dei centri motori del tempo.
Sempre ricordando che queste analisi sono rivolte ad un pubblico esperto e che l'inverno per tutti non prima di metà ottobre quando finiremo di analizzare tutti gli altri tasselli che mancano (Snowcover, Sole, El Nino, Stratosfera...), uno dei punti chiavi dello scorso inverno è stata la 'piscina calda' sul Nord Pacifico. Questa configurazione, coadiuvata da una QBO + che ha rafforzato il vortice polare ha determinato una reiterata situazione con un fronte polare basso e piuttosto teso, dunque la possibilità per le perturbazioni atlantiche di raggiungere con facilità il Mediterraneo.
Se il quadro da PDO positivo non cambia
potremmo ancora aspettarci una situazione simile in autunno ed anche
nella prima parte dell'inverno. Di contro, per avere un buon inverno
in Europa il blocco anticiclonico non deve rimanere in Alaska ma
essere posizionato tra Groenlandia e Scandinavia ad esempio. Questa
ipotesi è infatti vista da alcuni modelli stagionali come dal Beijing climate Centre
dal modello Coreano
e dal modello CFSV2 che ha mostrato
solo nelle ultime settimane qualche cenno di blocco per il prossimo
inverno.
Tuttavia alcuni scenari previsti non sarebbero coerenti con
la disposizione delle anomalie oceaniche sul Pacifico. Questo fa capire che le stagionali potrebbero bleffare portandoci fuori strada se prese così 'passivamente'. E' necessario dunque aggiornarsi su tutto l'impianto teleconnettivo
Il prossimo inverno potrebbe mostrare
qualche modifica rispetto all'impianto avuto lo scorso anno. La QBO è
vista girare in negativo. Se accadesse potrebbe provocare qualche
disturbo in più al vortice polare. Altro punto per un inverno
diverso verrebbe da El Nino Indiano. A dire il vero non sappiamo cosa
significa 'diverso'...Il Dipolo Indiano (IOD), ovvero l'oscillazione
caldo-freddo delle temperature del mare tra la parte occidentale ed
orientale dell'oceano indiano, dovrebbe rimanere positivo. Questo
significherebbe un periodo più secco del normale in Indonesia con
effetti meno evidenti sul Jet stream pacifico, dunque meno
esasperazione del blocco sull'Alaska che lo scorso anno si è mostrato come 'Spada di Damocle' per l'inverno in Europa.
Qui alcuni link su quanto abbiamo visto fino ad ora
- Inverno 2014/15: alcuni tasselli di un puzzle tutto da comporre
- In cammino verso l'inverno 2014/15: gli Indici Pdo ed AMO
- Inverno 2014/15: Ao e NAO negativi?
- Artico, un buon serbatoio di aria fredda a disposizione