La nave Italica arriva in Antartide, ma il ghiaccio la blocca
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Partita il 16 gennaio dal porto neozelandese di Lyttelton, in Nuova Zelanda, la nave scientifica Italica, inserita nel Programma nazione di Ricerche in Antartide è giunta nei giorni scorsi, dopo una settimana di navigazione e ben 4.000 km percorsi in Antartide. Ciononostante non ha potuto attraccare alla base italiana Mario Zucchelli a causa del ghiaccio che ha bloccato l'accesso alla Baia di Terra Nova. L'imbarcazione ha dovuto così cambiare direzione, aprendosi una stretta via nella banchisa per arrivare 20Km a est della base.
A bordo numerosi ricercatori e apparecchi destinati ad analizzare le correlazioni tra il Mare meridionale, ossia il mare che circonda l'Antartide, e il cambiamento climatico.
Durante il viaggio i ricercatori hanno iniziato a fare rilevamenti tramite sonde di diverso tipo che misurano la temperatura, la salinità e la composizione chimica dell'acqua nella fascia della corrente circumpolare antartica, intorno al 60 parallelo sud. Si tratta di parametri che permettono di determinare, peraltro, la quantità di CO2 assorbita o rilasciata dal mare e quindi di determinare in che misura esso contribuisce a stabilizzare o meno il clima a livello globale.
l programma prevede anche di ripescare alcuni particolari strumenti, detti mooring, che sono stati dislocati l'anno scorso lungo la costa del Mare di Ross per misurare le proprietà chimiche e fisiche del mare durante un prolungato arco temporale. Al momento, tuttavia, questi dispositivi si trovano intrappolati sotto il ghiaccio. Finora ne è stato recuperato uno solo.
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