8 novembre 2014
ore 10:54
di Manuel Mazzoleni
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 Per tutti

Le anomalie climatiche che hanno interessato l'Italia nel corso dell'estate e anche in questo avvio di autunno, hanno lasciato danni non solo al territorio ma anche a molte culture made in Italy

Calo produzione mele
Calo produzione mele

Secondo Coldiretti ci sarebbe un calo della produzione del 35 per cento per l'olio di oliva, del 15 per cento per il vino e fino al 4 per cento del grano duro destinato alla pasta. Sempre secondo l'associazione "Se la vendemmia rischia di classificarsi come la più scarsa dal 1950, con una produzione di vino Made in Italy che potrebbe scendere fino a 41 milioni di ettolitri, la produzione italiana di olio di oliva è crollata attorno alle 300mila tonnellate. L'andamento dei raccolti in Italia influenza naturalmente anche i risultati produttivi a livello internazionale dove la produzione mondiale di vino si dovrebbe attestare nel 2014 a 271 milioni di ettolitri con un calo del 6 per cento e il sorpasso della Francia che con 44 milioni di ettolitri torna a diventare il primo produttore mondiale davanti all'Italia. Ancora più grave la situazione per l'olio di oliva con il Consiglio Oleicolo Internazionale (Coi) che ha stimato un calo della produzione mondiale addirittura del 19 per cento per circa 2,56 milioni di tonnellate, per effetto anche del dimezzamento dei raccolti in Spagna che con un quantitativo di meno di un milione di tonnellate mantiene il primato mondiale davanti l'Italia che è però insidiata dalla Grecia".

La Coldiretti lancia l'allarme anche per la produzione di pasta. Questo a causa soprattutto dell'eccessiva dipendenza dell'industria nazionale per l'acquisto di grano duro dall'estero. Se in Italia i raccolti di frumento duro hanno subito una leggera flessione (-4 %), altrove la situazione è ancora più grave: un calo consistente del 10 per cento nell'Unione Europea, un crollo del 27 per cento in Canada (il principale fornitore dell'Italia).

A rischio anche la frutta e la verdure di stagione. Secondo le stime sarebbe in calo, rispetto allo scorso anno, anche la produzione di mele, pere, uva da tavola, kiwi, agrumi. E per le castagne siamo addirittura al minimo storico con una produzione nazionale ben al di sotto dei 18 milioni di chili registrati lo scorso anno e pari ad appena 1/3 di quella di 10 anni fa.


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