Redazione 3BMeteo
18 gennaio 2016
ore 6:56
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Atessa (CH). Neve sul subappennino abruzzese
Atessa (CH). Neve sul subappennino abruzzese

Continua la nostra Penisola ad essere interessata dall'irruzione di aria gelida che dall'alta Russia ha raggiunto il Mediterraneo centrale e l'Itali; essa sta facendo sentire i suoi effetti soprattutto sul versante adriatico della penisola, ma anche su gran parte delle regioni meridionali. Il brusco calo delle temperature innescato dalle masse di aria gelida che provengono da nordest ha contribuito all'abbassamento del limite pioggia-neve, con i fiocchi che hanno fatto la loro comparsa a quote molto basse e a tratti anche in pianura.

MARCHE: La situazione si fa dinamica già dal settore adriatico centrale, con le Marche alle prese con addensamenti e rovesci soprattutto sulle zone interne centro-meridionali ma con la neve che ha fatto la sua comparsa in mattinata lungo l'A 14 tra Cattolica e Fano, senza conseguenze. Neve sulla dorsale umbro-marchigiana con temperature sotto zero e raffiche di vento da nordest, ma accumuli comunque contenuti.

ABRUZZO: Una nuvolosità piuttosto compatta interessa l'Abruzzo con nevicate intermittenti che si intensificano soprattutto a ridosso della dorsale appenninica, ma i fiocchi hanno fatto la loro comparsa anche sulla costa, senza lasciare il segno. Sulle alture appenniniche invece il manto di neve fresca ha raggiunto i 50 centimetri oltre i 1000m, favorito anche da raffiche di vento di Tramontana o Grecale e da temperature molto basse, con -8° questa mattina a Campo Imperatore.

MOLISE: Il flusso freddo e instabile da nordest ha agguantato il Molise dove le condizioni sono pienamente invernali e la neve cade fino a quote molto basse e in Appennino raggiunge uno spessore di circa 20 centimetri nella zona di Campobasso. A complicare la situazione sono state anche alcune scosse sismiche che hanno fatto tremare la regione nella notte tra sabato e domenica, fortunatamente senza provocare danni.

Lecce: nubi minacciose incombono sull'autostrada
Lecce: nubi minacciose incombono sull'autostrada

PUGLIA: Anche in Puglia l'irruzione fredda da nordest ha fatto piombare la regione in inverno pieno con una domenica fortemente instabile e rovesci anche temporaleschi sulle zone interne del Tarantino. La neve ha imbiancato il Gargano ma anche le Murge oltre i 400m, senza però creare disagi alla circolazione stradale.

BASILICATA: Domenica molto instabile anche in Basilicata con fenomeni che hanno assunto localmente carattere temporalesco nel pomeriggio sulle zone interne e neve a quote decisamente basse, fino a 300/400m.

Circello (BN) sotto una fitta nevicata
Circello (BN) sotto una fitta nevicata

CAMPANIA: Mentre le coste e le adiacenti pianure interne hanno beneficiato delle schiarite grazie al riparo offerto dalla dorsale appenninica, le zone interne della Campania hanno fatto i conti con nubi, colpi di vento e nevicate fino a quote basse. Neve quindi sull'Appennino Campano fino a quote praticamente pianeggianti, con accumuli di fresca di una decina di centimetri sulle vette.

CALABRIA: Il flusso freddo ed instabile da nordest ha dato vita ad una domenica nuvolosa soprattutto sulle zone interne appenniniche, con freddo e nevicate a quote collinari tra Sila e Aspromonte e accumuli di neve fresca fino a 15 centimetri a Camigliatello, comprensorio sciistico della Sila. Tanta neve a Gambarie d'Aspromonte. Il termometro in Sila è scesa fino a -10°C.

Neve a Canicattì (AG)
Neve a Canicattì (AG)

SICILIA: Correnti fredde e instabili settentrionali spazzano da questa mattina l'isola e hanno generato fenomeni di diffusa instabilità sul versante tirrenico, con temporali a tratti sulla costa, specie tra Palermitano e Messinese. Sulle zone interne la neve è caduta a quote basse, imbiancando Madonie, Nebrodi, Peloritani ed Etna dai 300/500m, ma con spruzzate di neve anche sulle vette di Stromboli, nelle Eolie. Fiocchi di neve alle porte di Catania.

L'ondata di maltempo è stata accompagnata da forti venti da nordest che hanno spazzato l'Adriatico e che sul basso Tirreno sono provenuti da nord-nordovest, responsabili di un sensibile aumento del moto ondoso ma anche di bufere di neve laddove le temperature sono state sufficientemente basse. Forte vento e moto ondoso hanno bloccato i collegamenti marittimi con le Eolie, con i traghetti rimasti ormeggiati nei porti. Da segnalare anche qualche fiocco che nel pomeriggio ha raggiunto la Capitale, ma senza lasciar traccia.


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