11 aprile 2019
ore 16:19
di Lorenzo Badellino
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Berlino sotto la neve (immagine di repertorio)
Berlino sotto la neve (immagine di repertorio)

Alle alte latitudini scandinave è già in atto un evidente raffreddamento con clima pienamente invernale e nevicate asciutte che interessano la Lapponia, dove le temperature sono abbondantemente sotto zero. Ma non vi è nulla di così strano quando certi eventi rimangono confinati oltre il Circolo Polare Artico, anche ad aprile inoltrato. Ciò che invece farà notizia sarà il fatto che quell'aria così fredda entro pochi giorni si abbasserà di latitudine e si riverserà fin sugli stati centrali del Continente, innescando un brusco calo delle temperature ed il ritorno di qualche fiocco di neve fino a bassa quota.

Responsabile di tale evoluzione sarà l'alta pressione atlantica destinata a sbilanciarsi verso nord fino a raggiungere la Scandinavia. Sul suo bordo destro si attiverà così una discesa di correnti settentrionali che trasporteranno la massa gelida verso l'Europa centrale, prevista già oggi, mercoledì, raggiungere il comparto baltico, dove le temperature oscillano poco sopra lo zero.

Richiamata da una depressione sul Mediterraneo centrale, giovedì l'aria fredda si porterà ancora più a sud riversandosi su Germania, Polonia, Repubbliche Baltiche e Bielorussia. L'atmosfera si farà più instabile e qualche fenomeno interesserà le coste baltiche e del Mare del Nord, mentre altrove il clima si manterrà più asciutto.

Venerdì l'ulteriore affondo dell'aria fredda sarà causa di un ulteriore calo delle temperature sull'Europa centrale, oltre che di un'intensificazione dell'instabilità, con temperature intorno agli zero gradi e qualche fenomeno a tratti nevoso tra Germania e Polonia, seppur non si tratterà di precipitazioni intense.

E nei giorni successivi la situazione non muterà in modo evidente, a causa del continuo afflusso di aria fredda dalle latitudini artiche che manterrà le temperature intorno allo zero o localmente al di sotto nei valori minimi.

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