Meteo Italia. L'INVERNO prova a ripartire. Due ipotesi a confronto per metà Dicembre
vediamo i movimenti del vortice polare per capire le mosse dell'inverno
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Dicembre, nel suo avvio, ribalta il quadro del mese di Novembre in
Europa, un mese che è stato caratterizzato da ripetuti affondi di
aria artica dovuti ad un vortice polare piuttosto debole. Come è
avvenuto lo scorso anno anche in questa stagione l'alta pressione invade mezza
Europa. La volta scorsa abbiamo parlato delle vicende del vortice polare che tende ad allungarsi e a deformarsi. Tale dinamica è confermata
nei prossimi giorni con un lobo del vortice polare, quello più
gelido, che andrà ad interessare il Canada. L'altro, quello
secondario e meno gelido, invece si porterà verso il comparto
euroasiatico. Per questo disturbo al vortice polare si aspetta il passaggio di una rapida
perturbazione per Santa Lucia mentre nel contempo l'Europa orientale sarà attraversata da una discesa molto fredda. Analizziamo ora il comportamento del vortice polare stratosferico e di quello troposferico.
Vortice polare stratosferico - Nel lungo periodo si intravedono i segnali di un 'pericoloso' raffreddamento della stratosfera, un po' come avvenne lo scorso dicembre. Questa situazione è nemica dell'inverno perchè faciliterebbe una maggiore presenza dell'anticiclone in Europa. Su questo argomento torneremo nei prossimi giorni
Vortice polare troposferico - Scendendo più in basso il vortice polare troposferico tenterebbe di opporsi al raffreddamento del vortice stratosferico tanto che appare più fdisturbato. La media dei modelli di simulazione vede inoltre un aumento della pressione alle alte latitudini (prima immagine) ma con risvolti diversi. Il modello matematico americano GFS mostra una dinamica molto fredda per metà dicembre con un anticiclone di blocco sulla Scandinavia ed una poderosa discesa gelida verso l'Europa orientale in moto retrogrado verso l'Italia. Sarebbe un situazione di grande freddo per la Penisola!
Il modello Europeo ECMWF vede la discesa gelida più spostata ad est con solo marginali effetti; questo sarebbe la conseguenza delle correnti atlantiche piuttosto forti che potrebbero portare la neve a bassa quota al Nord Ovest. In pratica ci sarebbe un passaggio di qualche perturbazione atlantica. L'evoluzione da ovest tuttavia sarebbe in vantaggio sulla prima ipotesi. Nei prossimi giorni scioglieremo la prognosi
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