25 marzo 2015
ore 14:47
di Carlo Migliore
tempo di lettura
2 minuti, 2 secondi
 Per tutti

Napoli, Il Vesuvio incombe con il suo lungo silenzio di 71 anni sulla città, il pericolo è li, sempre in agguato e la psicosi pronta a scatenarsi al minimo indizio tra la gente. Gli ingredienti dell'ultimo sgradevole episodio di falso allarmismo hanno sapore di mare. 

L'ultima eruzione del Vesuvio risale al 18 Marzo del 1944
L'ultima eruzione del Vesuvio risale al 18 Marzo del 1944

Un gruppo di sub si accorge che al largo di San Giovanno a Teduccio, l'ultimo quartiere di Napoli prima che cominci l'area dei paesi vesuviani, il mare ribolle, filmano l'accaduto con qualche poco sagace commento, comunicano l'evento alla capitaneria di porto segnalando latitudine e longitudine e caricano il video sui social media.

Parola chiave "Gas", l'infelice ispirazione da parte di uno dei testimoni dell'evento fa scatenare la paura:  San Giovanni a Teduccio, Vesuvio, Mare che ribolle, Gas... aiuto! Il video fa il giro di Napoli e poi dell'Italia intera, viene condiviso, commentato, ripubblicato e le congetture aumentano, si diffonde la falsa sicurezza che qualcosa di pericoloso stia effettivamente accadendo.

Il punto in cui i sub hanno segnalato l'evento
Il punto in cui i sub hanno segnalato l'evento

Nonostante l'immediata smentita da parte della capitaneria di porto che non si tratta di un fenomeno vulcanico, la gente continua ad aver paura, alcuni sostengono l'ipotesi di un complotto di stato per tenere nascosta la verità, il Vesuvio sta per esplodere e non ci dicono nulla!

Eruzione del Vesuvio in una Guasch del 1746
Eruzione del Vesuvio in una Guasch del 1746

In realtà sarebbe bastato guardare con maggiore attenzione il video per accorgersi che non c'era alcuna risalita di gas dalle profondità del mare. Se ci fossero state delle sacche di gas, appena raggiunta la superficie, sarebbero scoppiate come bolle di sapone provocando schiuma e quant'altro. 

Invece si assiste solo ad un flusso di acqua verticale che dalle zone profonde viene in superficie, smuovendo a raggiera e sollevando leggermente la parte di mare interessata. E anche senza la smentita della capitaneria di porto si sarebbe giunti alla semplice conclusione che quel flusso anomalo di acqua da sotto alla superficie, poteva arrivare solo da una conduttura idrica rotta o da una conduttura fognaria esplosa.

Così è infatti, a quanto pare si tratta proprio di una condotta fognaria saltata. Ma una fogna saltata a Napoli forse non fa molta notizia, meglio il Vesuvio che sta per esplodere....o un terremoto in arrivo, uno tsunami magari....lasciamo a voi ogni considerazione sui danni che può fare oggi come oggi la falsa informazione sul web.


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