12 ottobre 2016
ore 7:43
di Manuel Mazzoleni
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 Per tutti

E' iniziato il conto alla rovescia: entro il 2030 l'uomo metterà piede su Marte. Ad annunciare questo storico traguardo non è un visionario scienziato delle Nasa ma bensì il presidente degli Stati Uniti d'America Barak Obama. Secondo il presidente della Casa Bianca gli Stati Uniti saranno su Marte entro gli anni 2030. Per questo il suo Paese sta lavorando in partnership con delle aziende private, per inviare degli esseri umani su Marte e rendere le nostre vite migliori qui sulla Terra.

Uomo andrà su Marte entro il 2030
Uomo andrà su Marte entro il 2030

Sempre secondo il presidente americano gli USA l'obiettivo concreto per il prossimo capitolo della storia americana nello spazio è mandare gli uomini su Marte entro il decennio del 2030 e farli ritornare in modo sicuro sulla terra, con l'ambizione finale che un giorno possano rimanere lì per un periodo prolungato.

Questa volta, a differenza della corsa per arrivare sulla Luna, la Nasa svilupperà il progetto Marte insieme al settore privato. Secondo Obama ci sono oltre mille aziende nei 50 stati che stanno lavorando a progetti legati allo spazio e che il suo governo si è mosso sin dall'inizio del suo mandato. Sempre secondo Obama arrivare su Marte richiederà la continua cooperazione fra il governo e gli innovatori privati, e siamo già molto avanti su questo piano. Nel giro dei prossimi due anni, le compagnie private manderanno per la prima volta degli astronauti sulla Stazione spaziale internazionale.

Solo l'anno scorso la Nasa, prosegue Obama, ha scoperto la presenza di acqua allo stato liquido su Marte e la prova della presenza di ghiaccio su una luna di Giove, e mappato Plutone in alta risoluzione. Il prossimo passo è quello di andare oltre l'orbita della Terra. Sono eccitato di annunciare che stiamo lavorando con i nostri partner commerciali per creare nuovi habitat che possano sostenere la vita e il trasporto degli astronauti nello spazio profondo. Queste missioni ci insegneranno che gli uomini potranno vivere lontani dalla Terra, una cosa che ci servirà per il lungo viaggio verso Marte.

Dello stesso parere anche l'amministratore capo della Nasache annuncia due nuove iniziative della Nasa. Esse si basano sulla visione del presidente Usa e prevedono l'utilizzo di partenariati pubblico-privati per consentire agli esseri umani di vivere e lavorare nello spazio in modo sostenibile. L'obiettivo Marte 2030 non è solo un annuncio, ma si basa su un programma ben definito. Bolden, in tal senso, svela due nuovi progetti: il primo riguarda lo sviluppo di un modulo abitativo che permetterà agli astronauti di vivere nello spazio per missioni di lunga durata, il Deep Space Habitat ( già stanziato un finanziamento di 65 milioni di dollari per stimolare lo sviluppo di iniziative dei privati). Il Secondo riguarda la Stazione Spaziale internazionale. Sempre secondo il capo della Nasa, essa potrebbe essere utilizzata come avamposto per una o più future stazioni commerciali nell'Orbita terrestre bassa, quando la missione dell'Iss si concluderà negli anni 2020.

L'auspicio di Obama? Un giorno, conclude il capo della Casa Bianca, spero di guardare le stelle con i miei nipoti sulle spalle, e invece di aspettare il ritorno dei nostri intrepidi esploratori, sapremo che grazie alle scelte fatte oggi saranno andati nello spazio non solo per visitarlo, ma per restarci.



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