16 dicembre 2015
ore 8:11
di Manuel Mazzoleni
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 Per tutti
Pericoli del PM10
Pericoli del PM10

La pessima qualità dell'aria degli ultimi giorni, oltre a gravare sulle casse di imprese e comuni, penalizza in primis la salute di noi cittadini, costretti ad inalare quantità inaccettabilità di sostanze tossiche. Svariati studi epidemiologici mettono in evidenza

una chiara relazioni tra il carico di Pm10 e l'insorgere di malattie cardio-vascolari o respiratorie

. Da una prima analisi statistica la frazione grossolana delle Pm10 è più strettamente correlata con fenomeni quali la tosse, le crisi d’asma e la mortalità respiratoria, mentre le frazioni fini hanno un’incidenza maggiore sulle disfunzioni del ritmo cardiaco o sull'aumento della mortalità cardiovascolare. Ma vediamo con maggior dettaglio cosa si rischia, dopo una prolungata esposizione ad elevate concertazioni di Pm10. 

Malattie respiratorie

I numerosi studi che correlano la concentrazione di polveri sottili con le malattie respiratorie mostrano che le frazioni più grosse agiscono nell'immediato colpendo soprattutto gli asmatici, mentre le frazioni fini agiscono soprattutto a lungo termine. Un rapido aumento della concentrazione delle poveri fini può causare dei sintomi respiratori (tosse, espettorazioni, affanno), nonché scatenare

crisi di bronchite e d’asma

. In alcuni casi può portare anche al ricovero ospedaliero a causa di polmoniti o infarti, malattie che possono essere mortali.


I dati disponibili indicano che l'esposizione al Pm10 è associata con l'aggravamento della patologia asmatica, inducendo una risposta

infiammatoria nelle vie respiratorie ed una diminuzione della funzionalità polmonare

. I meccanismi alla base degli effetti respiratori del PM10 implicano il fatto che il particolato, entrato nelle vie respiratorie, innesca processi di infiammazione a carico dei tessuti con cui viene a contatto, con processi ossidativi, mediati da radicali liberi.


La correlazione tra smog e malattia respiratoria è stata dimostrata dal fatto che le impennate di

Pm10 provocano un rialzo del 2%

negli accessi ai pronto soccorso dovuti a malattie respiratorie.

In sintesi

: sintomi della bronchite cronica; degradazione della funzione polmonare; rischio elevato di cancro ai polmoni; decessi prematuri e riduzione dell’aspettativa di vita

Malattie cardio-vascolari
 Penetrazione delle polveri nell'apparato respiratorio (comitatoampugnano.it)
Penetrazione delle polveri nell'apparato respiratorio (comitatoampugnano.it)

Da studi effettuati in diverse località, comprendenti i dati provenienti da ospedali di 8 agglomerati urbani (Barcellona, Birmingham, Londra, Milano, Parigi, Roma, Stoccolma e i Paesi Bassi) si evince un aumento dei ricoveri per patologie cardio-vascolari quando il valore medio delle PM10 aumenta su un periodo breve. Anche studi mostrano che il rischio

d’infarto del miocardio

aumenta con il carico delle polveri fini, mentre nei giorni seguenti a un’esposizione a concentrazioni elevate può i

nsorgere un’aritmia cardiaca

in pazienti sui quali sono impiantati defibrillatori automatici. Gli effetti cardio-vascolari si manifestano con maggiore intensità all'incirca dopo 4 giorni. Le persone sofferenti d’affezioni alle vie aeree inferiori, d’insufficienza cardiaca e le persone con più di 65 anni presentano un rischio maggiore. Inoltre può portare altre alterazioni a carico dell'apparato circolatorio, quali l'aumento della concentrazione di fibrinogeno e piastrine nel sangue, il sequestro di globuli rossi nel polmone. Si pensa che i danni cardiovascolari da inquinanti dell’aria siano dovuti all'attivazione delle cellule dell’infiammazione sia nei polmoni che nell'intero organismo, all’

aumento della coagulazione del sangue, all'attivazione di riflessi del sistema nervoso simpatico e quindi la possibile insorgenza di aritmie.
Dimensioni Pm10 e Pm2.5 ( gestionecorettarifiuti.it)
Dimensioni Pm10 e Pm2.5 ( gestionecorettarifiuti.it)

Molte sono anche le malattie correlate al PM10 e soprattutto agli elementi cancerogeni “attacatti” alla superficie. Tra queste citiamo il

Cancro,

in particolar modo ai polmoni, il cui rischio di contrarlo cresce di 1,3 volte per un abitante d’una città fortemente inquinata. Inoltre esiste un forte legame tra fra la concentrazione media di particelle sul lungo periodo e la

diminuzione della speranza di vita

, anche di 1-2 anni. Tra le altre malattie imputabili alle particelle fini si elencano:

arteriosclerosi

, indotta da un'infiammazione della superficie dei polmoni,

infarto

, o

malattie del cervello

con alterazioni indotte dal PM2.5 pari a quelle di pazienti soffrono d’Alzaheimer. 


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