Pm10 oltre il limite: che rischi corriamo?
3 minuti, 22 secondi
La pessima qualità dell'aria degli ultimi giorni, oltre a gravare sulle casse di imprese e comuni, penalizza in primis la salute di noi cittadini, costretti ad inalare quantità inaccettabilità di sostanze tossiche. Svariati studi epidemiologici mettono in evidenza
una chiara relazioni tra il carico di Pm10 e l'insorgere di malattie cardio-vascolari o respiratorie. Da una prima analisi statistica la frazione grossolana delle Pm10 è più strettamente correlata con fenomeni quali la tosse, le crisi dasma e la mortalità respiratoria, mentre le frazioni fini hanno unincidenza maggiore sulle disfunzioni del ritmo cardiaco o sull'aumento della mortalità cardiovascolare. Ma vediamo con maggior dettaglio cosa si rischia, dopo una prolungata esposizione ad elevate concertazioni di Pm10.
Malattie respiratorieI numerosi studi che correlano la concentrazione di polveri sottili con le malattie respiratorie mostrano che le frazioni più grosse agiscono nell'immediato colpendo soprattutto gli asmatici, mentre le frazioni fini agiscono soprattutto a lungo termine. Un rapido aumento della concentrazione delle poveri fini può causare dei sintomi respiratori (tosse, espettorazioni, affanno), nonché scatenare
crisi di bronchite e dasma. In alcuni casi può portare anche al ricovero ospedaliero a causa di polmoniti o infarti, malattie che possono essere mortali.
I dati disponibili indicano che l'esposizione al Pm10 è associata con l'aggravamento della patologia asmatica, inducendo una risposta
infiammatoria nelle vie respiratorie ed una diminuzione della funzionalità polmonare. I meccanismi alla base degli effetti respiratori del PM10 implicano il fatto che il particolato, entrato nelle vie respiratorie, innesca processi di infiammazione a carico dei tessuti con cui viene a contatto, con processi ossidativi, mediati da radicali liberi.
La correlazione tra smog e malattia respiratoria è stata dimostrata dal fatto che le impennate di
Pm10 provocano un rialzo del 2%negli accessi ai pronto soccorso dovuti a malattie respiratorie.
In sintesi: sintomi della bronchite cronica; degradazione della funzione polmonare; rischio elevato di cancro ai polmoni; decessi prematuri e riduzione dellaspettativa di vita
Malattie cardio-vascolariDa studi effettuati in diverse località, comprendenti i dati provenienti da ospedali di 8 agglomerati urbani (Barcellona, Birmingham, Londra, Milano, Parigi, Roma, Stoccolma e i Paesi Bassi) si evince un aumento dei ricoveri per patologie cardio-vascolari quando il valore medio delle PM10 aumenta su un periodo breve. Anche studi mostrano che il rischio
dinfarto del miocardioaumenta con il carico delle polveri fini, mentre nei giorni seguenti a unesposizione a concentrazioni elevate può i
nsorgere unaritmia cardiacain pazienti sui quali sono impiantati defibrillatori automatici. Gli effetti cardio-vascolari si manifestano con maggiore intensità all'incirca dopo 4 giorni. Le persone sofferenti daffezioni alle vie aeree inferiori, dinsufficienza cardiaca e le persone con più di 65 anni presentano un rischio maggiore. Inoltre può portare altre alterazioni a carico dell'apparato circolatorio, quali l'aumento della concentrazione di fibrinogeno e piastrine nel sangue, il sequestro di globuli rossi nel polmone. Si pensa che i danni cardiovascolari da inquinanti dellaria siano dovuti all'attivazione delle cellule dellinfiammazione sia nei polmoni che nell'intero organismo, all
aumento della coagulazione del sangue, all'attivazione di riflessi del sistema nervoso simpatico e quindi la possibile insorgenza di aritmie.Molte sono anche le malattie correlate al PM10 e soprattutto agli elementi cancerogeni attacatti alla superficie. Tra queste citiamo il
Cancro,in particolar modo ai polmoni, il cui rischio di contrarlo cresce di 1,3 volte per un abitante duna città fortemente inquinata. Inoltre esiste un forte legame tra fra la concentrazione media di particelle sul lungo periodo e la
diminuzione della speranza di vita, anche di 1-2 anni. Tra le altre malattie imputabili alle particelle fini si elencano:
arteriosclerosi, indotta da un'infiammazione della superficie dei polmoni,
infarto, o
malattie del cervellocon alterazioni indotte dal PM2.5 pari a quelle di pazienti soffrono dAlzaheimer.