30 settembre 2014
ore 11:49
di Carlo Migliore
tempo di lettura
1 minuto, 9 secondi
 Per tutti

Nessuna falsa speranza, hanno sottolineato gli scienziati che stanno studiando questo nuovo metodo e che proprio ieri hanno divulgato la notizia, prevedere i terremoti a tutt'oggi è ancora impossibile, tuttavia dalle analisi effettuate nella chimica delle acque di alcuni pozzi è saltato fuori che 4-6 mesi prima di un evento sismico importante, alcuni elementi chimici contenuti nell'acqua come il Sodio e l'Idrogeno tendono ad aumentare vertiginosamente. 

la chimica dell'acqua potrà salvarci dai terremoti?
la chimica dell'acqua potrà salvarci dai terremoti?

Lo studio è stato condotto in Islanda ed ha avuto la durata di 5 anni,  in particolare due terremoti provocati dall'eruzione del vulcano Bardabunga, rispettivamente di magnitudo 5.5 e 5.6 sono risultati correlati con questo aumento di isotopi. Una scoperta simile era già stata fatta dai giapponesi e dai cinesi che avevano notato una modifica della chimica delle acque sotterranee prima di alcuni devastanti terremoti come quello di Kobe del 1995 che uccise 6000 persone. 

Quello che rende diverso lo studio islandese da quello cinese o giapponese, sostiene Alasdair Skelton è la quantità dei dati raccolti che consente di valutare statisticamente con maggiore precisione la correlazione. 

Immagini del devastante terremoto che colpì Kobe nel 1995
Immagini del devastante terremoto che colpì Kobe nel 1995

Non è detto che il sistema funzioni anche altrove, continua Alasdair, tuttavia per l'Islanda ed i terremoti islandesi sembra funzionare correttamente, quello che andrà valutato è se anche altrove lo studio della chimica dell'acqua potrà essere utilizzato per avere un preallarme in caso di forti terremoti.



Segui @3BMeteo su Twitter


Articoli correlati