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15 aprile 2015
ore 11:22
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Tragico il bilancio definitivo della tragedia causata dall'incuria nella regione della Siberia meridionale della Khakassia. I roghi hanno distrutto centinaia di abitazioni in più di 35 villaggi e piccoli centri causando la morte di 26 persone ed il ferimento per ustioni o intossicazioni di almeno altre 1000.

Per chi non avesse letto la news precedente, ricordiamo che il disastro è stato causato da una imperdonabile leggerezza dei contadini del posto che ogni anno in questo periodo hanno l'abitudine di radunare nei pressi delle loro abitazioni le sterpaglie dei campi e bruciarle per poi preparare il terreno alla semina.

Questo volta però le cose sono andate storte, improvvise e forti raffiche di vento asciutto e caldo provenienti da sud hanno fatto propagare rapidamente i fuochi alle abitazioni senza dare a molti nemmeno il tempo di rendersene conto e come si può vedere da questo video, la situazione è davvero disastrosa



Siberia: Forti venti caldi e asciutti alimentano vasti incendi, almeno 15 vittime

Un'improvvisa ed inaspettata ondata di calore anomalo nella regione più fredda della Russia, la famigerata Siberia ha trasformato le abituali preparazioni alla semina del periodo estivo, in un vero e proprio inferno con decine di morti e centinaia di feriti

Siberia meridionale: Vasti incendi e decine di vittime
Siberia meridionale: Vasti incendi e decine di vittime

Ogni anno in questo periodo stagionale gli abitanti della Siberia meridionale preparano i campi invernali per la semina estiva bruciando le sterpaglie su vaste aree di terreno, una pratica molto criticata dagli ambientalisti e dai funzionari statali. 

L'area colpita
L'area colpita

Qualcosa è andata storta nelle operazioni di questi giorni nella regione di Khakassia, situata tra il Kazakhstan e la Mongolia, i contadini hanno perso il controllo degli incendi nei pressi delle loro abitazioni a causa delle forti raffiche di vento caldo e asciutto che hanno accompagnato un'avvezione di aria molto calda dalle basse latitudini con temperature che hanno localmente toccato anche i 26°. Gli incendi si sono così propagati rapidamente alle abitazioni ed ai boschi circostanti distruggendo almeno 1200 case in 30 piccole città e villaggi.

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Il bilancio ancora provvisorio parla di almeno 15 morti,  400 feriti e 5000 evacuati mentre sono ancora in corso le operazioni per cercare di fermare il fronte di fuoco ed impedire che si propaghi ulteriormente. Una tragedia della negligenza com'è stata definita dagli organi statali che hanno già aperto numerosi casi di indagine colposa.


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