Situazione ghiacci artici: sotto la media, anche se più spessi
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La temperatura dell'aria lo scorso Gennaio è stata superiore alla media su gran parte del Mar Glaciale Artico, contribuendo a mantenere i tassi di crescita del ghiaccio su valori vicini alla media. Le temperature dell'aria a livello di 925hPa sono 2/4°C sopra la media nell'Oceano Artico centrale e 7/8°C superiori al normale nella regione del Nord Atlantico, in Groenlandia, nella baia di Baffin ed in Alaska.
Compreso il 2014, l'estensione del ghiaccio marino di Gennaio sta diminuendo ad un tasso del 3.2% per decennio rispetto alla media 1981-2012, o ad una velocità di quasi 48mila kmq all'anno. Gennaio 2014 è la quarta estensione più bassa nelle misurazioni da satellite, dietro al 2005, 2006 e 2011.
Il mantenimento del ghiaccio marino artico nel Settembre 2013 ha aumentato lo spessore complessivo ed il volume della banchisa rispetto agli ultimi anni. Il volume di ghiaccio nell'autunno 2013 era di circa il 50% in più rispetto all'autunno 2012. Nell'Ottobre 2013 le misure preliminari CryoSat hanno misurato circa 9mila metri cubi di ghiaccio marino rispetto ai 6mila dell'Ottobre 2012. Circa il 90% dell'aumento di volume tra i due anni è dovuto alla conservazione di spessore del ghiaccio pluriennale attorno al Nord della Groenlandia e sull'Arcipelago canadese. Tuttavia, questa apparente ripresa del volume di ghiaccio deve essere considerata in un contesto di lungo periodo. Si stima infatti che nei primi anni '80 il volume di ghiaccio sia stato di circa 20mila chilometri cubi, il che significa che il volume del ghiaccio nell'Ottobre 2013 si colloca ancora tra i più bassi degli ultimi 30 anni. CryoSat continuerà a monitorare il ghiaccio marino durante la stagione di crescita attuale, e i dati riveleranno gli effetti della crescita dello scorso autunno sul volume del ghiaccio totale misurato alla fine dell'inverno.