8 dicembre 2013
ore 9:20
di Edoardo Ferrara
tempo di lettura
1 minuto, 57 secondi
 Per tutti
Foto di Lovejoy scattata da Gerald Rhemann il 5 Dicembre scorso, in Austria
Foto di Lovejoy scattata da Gerald Rhemann il 5 Dicembre scorso, in Austria
Verso il Natale con Lovejoy!

 - Lovejoy è una cometa di lungo periodo del Sistema Solare, appartenente alla famiglia di comete radenti di Kreutz ed è stata scoperta il 27 Novembre 2011 dall'astronomo australiano Terrt Lovejoy che gli ha dato il nome. Nell'ultimo periodo la sua coda è diventata più grande e luminosa, visibile con una

magnitudine

di 4.6 a nord della costellazione Corona Borealis.

Lovejoy è visibile ad occhio nudo, più facile prima dell'alba guardando ad Est prima che sorga il Sole.

Secondo le previsioni, dovrebbe mantenere la sua luminosità fin verso il Capodanno, anche se ci potrebbero essere eventi di disconnessione come quello avvenuto il 5 Dicembre scorso, ovvero interruzione della coda della cometa per cause che possono essere diverse, tra cui il disturbo operato dal vento solare. 



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Ison defunta, ma c'è anche Linear

- Ad accompagnare Lovejoy c'è la cometa Linear, che dopo un improvviso aumento di luminosità in Ottobre ora è tornata in una posizione più defilata. Ma non si esclude che nei prossimi giorni e anche a Gennaio la sua coda possa subire nuovi improvvisi incrementi di luminosità; sarà dunque interessante monitorarla. I resti della cometa Ison al seguito del suo passaggio al perielio non dovrebbero invece più essere visibile secondo le proiezioni.



Tra Venere, Giove e le Geminidi lo spettacolo continua...

- I due pianeti Venere e Giove saranno dopo la Luna gli oggetti celesti più luminosi durante la notte. Per osservare Venere bisgonerà guardare in direzione Ovest dopo il tramonto, la sua luminosità sarà ben apprezzabile anche durante il crepuscolo; Giove nel frattempo sorgerà ad Est già in prima serata e sarà ben visibile per tutta la notte. Infine ci sono anche le Geminidi, stelle cadenti d'Inverno, comparabili per quantità alle Perseidi d'Agosto: le condizioni non sono ottimali, in quanto il loro picco è previsto durante il giorno del 13 Dicembre, ma la probabilità di osservarle sarà comunque discreta nella notte tra il 12 ed il 13 Dicembre e ancora nella notte sul 14 Dicembre, dopo che cesserà il disturbo della Luna.


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