17 ottobre 2011
ore 8:55
di Manuel Mazzoleni
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Oltre 8 milioni di persone colpite
Oltre 8 milioni di persone colpite
Continua l'emergenza in Thailandia, dove le peggiori alluvioni degli ultimi 50 anni hanno già causato quasi 300 vittime e danni per 2,3 miliardi di euro. Le province più colpite sono quelle di Ayutthaya, Pathum Thani e Nakhon Sawan, dove il livello dell’acqua ha superato i quattro metri di altezza.
Anche la capitale Bangkok, a soli due metri al di sopra del livello del mare, è in preallerta, ma secondo le autorità dovrebbe essere risparmiata dalle inondazioni grazie a nuovi argini e canali costruiti negli ultimi giorni.

Al collasso anche le dighe che hanno ormai raggiunto la loro massima capienza. Tra 7 ed 8 miliardi di metri cubi di acqua vengono purtroppo rilasciati ogni giorno dalla diga di Bhumibol, nel nord del paese, aggravando così la situazione nelle province di Nahkon Sawan e Ayutthaya. Si stima inoltre che ogni giorno circa 1,2 miliardi di metri cubi d'acqua raggiungano la Capitale, mentre ben 61 delle 76 province sono state interessate dalle alluvioni, colpendo più di 8 milioni di persone e 500.000 chilometri quadrati di coltivazioni, una zona pari alla Spagna. Purtroppo le inondazioni non hanno risparmiato neppure i Paesi vicini, in primis, Cambogia, Vietnam e Laos. 
 

Negozi e Tempi a Ayutthaya sono in gran parte allagati e chiusi, mentre le strade sono veri e propri fiumi che costringono gli abitanti a rimanere asserragliati in casa in attesa dei soccorsi. I medici stanno pattugliando le zone alluvionate con piccole imbarcazioni, mentre si stima che occorrerà più di un mese perché tutta l'acqua defluisca della città. Seconda il portavoce locale, questa è la peggiore alluvione negli ultimi 16 anni, tant'è che il livello dell'acqua nel parco della città raggiunge i 3 metri, ben 80-90 centimetri al di sopra della drammatica alluvione del 1995. Cresce intanto la preoccupazione per i beni storici, che rimarranno sommersi per più di 1 mese, mentre quindici elefanti, sono bloccati sulla cima di Ayutthaya.

Nel frattempo, l'economia del paese ha subito un duro colpo. Aree produttive a nord di Bangkok sono stati particolarmente colpite, tra cui una fabbrica Honda che è stata sommersa, rovinando centinaia di auto. Ieri è stato inondato anche il complesso industriale Factory Land in Ayutthaya, sede di 93 fabbriche che danno lavoro a circa 8.500 persone. Tra queste, Toyota, Ford e Honda hanno già chiuso i loro impianti, che non saranno riaperti prima del 22 ottobre. Secondo il governo e la banca centrale thailandesi, le alluvioni hanno già causato danni per circa 3,2 miliardi di dollari (2,3 miliardi di euro) e il ministero delle Finanze ha rivisto le stime di crescita del prossimo anno dal 4 per cento al 3,7.
Ayutthaya sommersa dalla acque
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Colpiti anche i tempi
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Allerta anche per Bangkok
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