13 maggio 2012
ore 7:45
di Manuel Mazzoleni
tempo di lettura
1 minuto, 50 secondi
 Per tutti
Stagione Uragani 2012: Sopra o sotto media?
Stagione Uragani 2012: Sopra o sotto media?
Manca poco più di un mese all'inizio della Stagione degli Uragani in Atlantico ( per la precisione il 1° giugno) e tutti i principali enti che si occupano del loro monitoraggio hanno da tempo emesso, e già rivisto, le loro previsione su come sarà questa annata.  

La prima previsione emessa dal Tropical Storm Risk, un consorzio pubblico composto da esperti in materia di assicurazioni, gestione dei rischi e previsioni climatiche stagioni dell'Università di Londra, il 7 Dicembre 2011 prevedeva una stagione di circa il 49% al di sopra della media 1950-2000 (9.6 Tempeste, 5.9 Uragani, 2.3 Grandi Uragani) con ben 14,1 (±4,2) Tempeste tropicali di cui 6,7 (± 3,0) Uragani e 3,3 (± 1,6) Uragni di grandi dimensioni con un'energia ACE cumulativa di 117 (± 58).
 

Ad essa fece seguito il 21 Dicembre 2011 la previsione del Weather Services International (WSI) che però ha previsto una stagione nella media, giustificata da una fase negativa della North Atlantic Oscillation (NAO) e da un indebolimento del fenomeno La Niña. L'ente ha previsto la formazione di 12 Tempeste, di cui 7 Uragani (3 Grandi Uragani), una probabilità leggermente al di sopra della media di avere landfall sulle coste del Golfo del Messico e leggermente al di sotto della media sulla costa orientale degli USA.  

Più recentemente, 7 Aprile 2012, l'Università del Colorado ha emesso la sua prima previsione evidenziano una stagione sotto la media – 10 Tempeste, 4 Uragani e 2 Grandi Uragani- a causa di una maggiore possibilità di sviluppo del fenomeno El Niño nel corso dei prossimi mesi.
Rimane invece di parere opposto il TSR che il 12 Aprile ha rivisto la sua previsione rimarcando ancora una stagione leggermente sopra la media con la formazione di 13 Tempeste, 6 Uragani e 3 Grandi Uragani.  


Tutto dipenderà quindi dal raffreddamento delle acque in Atlantico e dal rafforzamento del fenomeno El Niño, la cui influenza sulle correnti d'alta quota nell'area in cui si formano gli uragani atlantici andrebbe a disturbare l'evoluzione dei cicloni tropicali in devastanti tempeste. Ricordiamo tuttavia che negli negli anni in cui il numero di cicloni tropicali è stato inferiore, si sono verificati però anche gli uragani più devastanti, come Andrew, nel 1992.

Seguici su Google News


Articoli correlati