USA: Boston sotto la neve, incubo parcheggi, è caccia al posto libero.
1 minuto, 24 secondi
Normale amministrazione per una grande città Italiana come Milano, Roma o Napoli dove i parcheggi selvaggi e gli agguati per il posto "vacante" sono una delle prime attività mattutine del cittadino lavoratore...ma in America dove da sempre lo spazio è una delle cose di cui si dispone di più, il parcheggio non è mai un problema, almeno non quando le strade sono sepolte sotto due metri e mezzo di neve!
Accade anche questo a Boston, capitale delle nevicate americane, dopo i tuffi nella neve adesso il Sindaco Marty Walsh deve occuparsi con una nota ufficiale del 2 Marzo, anche dei parcheggi chiedendo rispetto per i posti auto faticosamente ricavati scavando nei due metri e mezzo di neve che sono caduti dall'inizio di Gennaio. Nella nota si può leggere "Quelli che hanno speso tempo ed energia, meritano di parcheggiare in quel posto".
Questo perché da diversi giorni i bordi delle strade della città sono arredati da ogni genere di "salvaposto", conetti arancioni, sedie e carriole, cassette della frutta, ogni oggetto che possa impedire all'avventuriero di appropriarsi di quello che è diventato a tutti gli effetti un "Hot Parking" un posto caldo!
Su questa sedia a sdraio si può leggere con un po di fatica "Don't even think about it", "Non pensarci nemmeno", chi l'ha scritto è evidentemente qualcuno che non ha alcuna intenzione di lasciare il proprio posto alla macchina di qualcun altro. E così interviene il sindaco sperando che con un'esplicita richiesta di rispetto, questi oggettini, non molto belli da vedere, possano scomparire.....chissà se funzionerà....