20 maggio 2022
ore 16:23
di Linda Vail
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 Per tutti

Luserna e Pieve Tesino, la lista si allunga: altre due località trentine hanno conquistato il titolo di "Borghi più belli d'Italia" in Trentino. Ora le tappe diventano otto: tra corti e fontane in pietra, fienili e ballatoi, affreschi e porticati il viaggio è una continua scoperta. A cominciare dalle new entry che si sono guadagnate il riconoscimento grazie alle loro unicità. Luserna ci appare lì come un pugno di case sospese, immergersi è come fare un salto indietro nel tempo: un borgo di montagna a 1333 metri di quota a sud-est di Trento dove si parla ancora l'antico idioma bavarese, la lingua cimbra. Da visitare la Casa Museo "Haus von Prükk" che conserva storie e tradizioni di questa gente: ospitata in un antico maso ristrutturato.

L'altro borgo entrato nell'olimpo dei più belli d'Italia è Pieve Tesino, costruito su brevi terrazzamenti collegati tra loro da stradine in ciottoli e, nella parte alta, da scalinate in granito. Si passeggia per Piazza Maggiore con l'antica fontana di forma ottagonale in pietra rossa, si visita il Museo Casa Degasperi dedicato allo statista nato proprio qui, si ammirano i portoni delle case.

Chi è in cerca di benessere, verde e pace, può immergersi nella realtà di San Lorenzo, sullo sfondo delle sagome delle Dolomiti di Brenta. Tra le stradine delle sette frazioni si incontrano maestri yogi e professionisti del benessere: è un luogo magico per incontrare la storia e meditare.

Il "portech de la Flor" dà invece il benvenuto a Rango, sull'altopiano del Bleggio: è il nucleo più antico e monumentale del borgo e ci si perde tra androni, portici, vie lastricate e recinzioni in pietra. Vale la pena anche uscire dalle mura, fare due passi e scoprire il cosiddetto "paese dipinto", Rango da Balbido: tutto decorato da murales colorati.

Archi, porticati e mura ci accolgono a Canale di Tenno, dove si respira aria medioevale e a ogni angolo spunta un gatto o un'opera d'arte. Si può visitare la Casa degli Artisti "Giacomo Vittone" che nella bella stagione ospita sempre molte esposizioni. In estate vale la pena di andare a specchiarsi nel laghetto di Tenno (sopra il borgo): acqua turchese e spiagge bianche. Sembra di essere alle Maldive e viene voglia di fare un tuffo.

Affacciato sul Lago d'Idro e appollaiato sulle nuvole ecco Bondone, altra tappa del viaggio: si sale e si scende dagli scalini, si fa lo slalom tra gli affreschi delle case, si percorrono le stradine strettissime e ci si perde nella storia di questo borgo che nasce storicamente come paese di carbonai.

Per un tocco di romanticismo si fa invece una fuga a Mezzano, nella valle di Primiero, all'ombra delle Pale di San Martino di Castrozza. Montagna vera, montagna pura, con un tocco artistico: qui tutti gli anni va in scena "Cataste&Canzei": un museo en plein air tra le cataste di legna d'autore.

E infine, ai piedi delle cime del Catinaccio-Rosengarten, c'è Vigo di Fassa, culla della cultura ladina, come testimonia il Museo Ladino che ne conserva storia e tradizioni. Da vedere anche Tamiòn, un piccolo paesino con tanti fienili e una bella chiesetta dedicata alla Santissima Trinità.


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