Meteo Storia: 25 anni fa la terribile alluvione di Sarno e Quindici, 5-6 Maggio 1998

25 anni fa la terribile alluvione di Sarno e Quindici, i due comuni più colpiti delle province di Salerno ed Avellino. Le vittime furono 160 e centinaia le abitazioni distrutte. Un evento meteo di portata eccezionale che ricordiamo oggi anche attraverso l'ausilio di alcune immagini satellitari dell'epoca. La causa scatenante delle intense precipitazioni fu una circolazione di bassa pressione che dalle Baleari si spostò gradualmente verso l'Italia.

Tra i giorni 4 e 5 Maggio la depressione si mosse dalla Sardegna verso le regioni peninsulari, in quel frangente le correnti caldo umide richiamate da sud si indirizzarono in particolare sulla Campania e per due giorni scaricarono a ridosso del pre appennino pioggia tra 180 e 200mm. La quantità è stimata, per l'assenza di stazioni di misura nell'area colpita, sulla base delle vicine stazioni di Lauro e Montevergine, che registrarono rispettivamente 156 e 198mm. Le prime frane ubicate lungo le pendici dei monti circostanti cominciarono il pomeriggio del 5 maggio e proseguirono fino alla mattina del giorno 6 per assumere la forma di vere e proprie inondazioni. In tutto si registrarono all'incirca 150 movimenti franosi.

Fattori geologici ed antropici predisponenti: Le coperture terrigene
del Monte Alvaro come quelle degli altri
monti che bordano la Piana Campana, sono costituite prevalentemente dapiroclastiti a scarsa coesione e detrito alluvionale, rimaneggiati a
valle dai fiumi come il Sarno. Lungo le pendici, tale materiale risulta
impostatosi su un substrato carbonatico compatto praticamente impermeabile. Le
piroclastiti (ceneri e lapilli di piccole dimensioni) provengono dalle ripetute
eruzioni secolari del Vesuvio posto circa a SO di tale cordigliera e in
linea d'aria molto vicino. La pioggia incessante le ha gradualmente appesantite e poi quando il peso è diventato eccessivo per essere sostenuto dall'acclività del pendio, la massa è venuta giù finendo in pochi secondi sull'abitato. In alcune zone di Sarno lo spessore del detrito ha raggiunto gli 8 metri di altezza.