23 Novembre 1980, 37 anni fa il terribile terremoto che devastò Campania e Basilicata
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Il 23 Novembre non è un giorno qualunque nella memoria di tantissime persone del Sud Italia ma una data che resterà per sempre impressa nella memoria. 37 anni fa, il 23 Novembre del 1980 un terremoto devastante colpì la Campania, la Puglia e la Basilicata causando quasi 3000 vittime e 300mila senzatetto. Il terremoto dell'Irpinia è stato uno dei terremoti più forti del secolo scorso, il terzo in ordine di energia. Con una magnitudo momento di 6.9 gradi sulla scala Richter si attesta in vetta anche ai più forti terremoti degli ultimi 100 anni. Si pensi che il terremoto dell'Umbria del 30 Ottobre 2016 con una magnitudo momento di 6.5 è stato energeticamente 4 volte meno forte di quello.
La scossa principale delle 19.34 di quella drammatica sera di Domenica fu seguita da immediate repliche che ne allungarono la durata a ben 90 secondi. 1 minuto e mezzo di terrore che coinvolse un'area immensa 15.400 Kmq distruggendo completamente oltre 150mila abitazioni in 120 comuni. Per trovare un terremoto più forte bisogna tornare al 1915, 102 anni fa quando un sisma di magnitudo 7.0 colpì la Marsica (terremoto di Avezzano) causando 40mila vittime.
La macchina della protezione civile era ancora in rodaggio, era stata istituita da poco nel precedente terremoto del Friuli del 1976, solo 4 anni prima con altre 1000 vittime. Ci furono moltissimi ritardi nei soccorsi anche a causa del territorio, prevalentemente collinare o montagnoso e del gigantesco numero di persone coinvolte oltre 5 milioni di abitanti.