26 maggio 2022
ore 14:58
di Emanuele Bompan
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 Per tutti

"L'unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso", diceva la poetessa canadese Anne Carson. Oggi questo discorso si può applicare al viaggiare stesso, che necessità sempre più di un cambio di stile. Che si chiami slow tourism, eco-turismo o turismo a basso impatto, oggi è sempre più importante viaggiare in maniera sostenibile scegliendo opzioni che hanno un impatto ridotto sulla natura e sulle comunità. Dal cicloturismo al community based tourism, dagli eco-hotel ai cammini nella wilderness, ecco sei idee-destinazioni da scegliere per viaggiare senza pesi sulla coscienza. E prima di partire date sempre un occhio al meteo!

Il mondo a piedi - Paul Salopek ha deciso di attraversare il mondo intero a piedi, viaggiando per 34mila chilometri con il suo progetto "Out of Eden". Meglio però iniziare con viaggi più circostanziati. Dal classico cammino di Santiago, accessibile a tutti, oppure la popolarissima Via Francigena, il meno conosciuto Selvaggio Blu in Sardegna, fino ad imprese non semplici come i 1700 chilometri del Great Himalayan Trailin Nepal. Da scoprire anche il Continental Divide Trail in USA , un esperienza di quattro mesi e 4873 chilometri dal confine messicano fino alle Montagne Rocciose del Canada. Il turismo pedestre ha visto un vero e proprio boom negli ultimi anni, complice anche il domicilio forzato a causa del SarsCoV19. In molti lo scelgono in quanto soluzione a basse emissioni, economica, che ha impatti positivi anche sul benessere psicofisico. È provato infatti che lunghe camminate migliorano la memoria a breve termine e rallentano la degenerazione cellulare. Destinazioni turistiche classiche, come l'isola di Minorca, hanno recentemente riaperto vecchi cammini di epoca moderna, come il Camí de Cavalls, che in 20 tappe ripercorre l'antica strada di difesa del XIV secolo pattugliata dai soldati a cavallo. In questo modo è possibile portare i turisti fuori dalle classiche destinazioni balneari, facendo conoscere territori naturali meno noti. Non solo: «il turismo a piedi permette agli operatori di far fruttare anche le stagioni spalla come l'inizio primavera o l'autunno», spiega a 3BMeteo la guida minorchina Isabel Martín.

Turismo rispettoso delle comunità - Si chiama Community Based Tourism (CBT) che, tradotto, significa "turismo fondato sulla comunità". Uno dei paesi dove si sta provando a sperimentare questa tipologia di viaggio dove è possibile visitare comunità tradizionali preservando i loro costumi è la Thailandia. Lontano dal turismo di massa di Pattaya, ci sono oltre 70 destinazioni: dalle isole del sud alle montagne più settentrionali dove poter fare trekking nella jungla, dormire nelle case tradizionali, preparare una zuppa Thom Kha con ingredienti del villaggio o conoscere le usanze di minoranze come i Karen nel parco di Doi Inthanon. Scegliere questo tipo di viaggi fa in modo che a beneficiarne siano le comunità locali e non imprenditori stranieri o multinazionali che si preoccupano solo della reddittività dell'investimento e non dell'ambiente o delle persone che in quel luogo abitano. Oltre birdwatching e visite alle risaie è possibile anche sporcarsi le mani, provando le fatiche di chi raccoglie riso biologico. L'unico pericolo? Il temibile curry rosso piccantissimo!

Cicloturismo - Borse da portapacchi, oppure da montare direttamente su telaio e manubrio, tenda ultraleggera, materassino gonfiabile, gps e ovviamente borracce per l'acqua. Vestiti comodi, niente attacchi ai pedali e padella per il sedere. Ecco la divisa del cicloturista. Che si tratti di ambienti selvaggi (gettonatissima l'Islanda o lo Utah) o di comode piste ciclabili dietro casa (presto si potrà andare da Torino a Venezia), sempre più persone decidono di passare le ferie su due ruote. Lo scorso anno i turisti che hanno usato la bicicletta in Italia sono stati 4,7 milioni (il 21% su un totale di 27 milioni) e hanno speso 4,1 miliardi di euro (il 18% dei 22,7 totali). A fare da volano per la crescita il boom delle bici elettriche, quintuplicate negli ultimi cinque anni.

Mentre l'Italia ancora arranca a capire il valore di questa dinamica attività, la vicina Svizzera ha investito a tutto spiano diventando il paradiso del cicloturismo. Imperdibile la Graubünden Route #6 il percorso che parte dal confine italiano altoatesino della Val Venosta, attraversa il Passo del Forno che svalica in Engadina, risale il ventoso e roccioso Albulapass (2.312 metri s.l.m.) si tuffa nell'abisso della Via Mala, la più spaventosa gola della Rezia, sosta nella soleggiata Splügen, prima di concludersi con la facile salita al passo San Bernardino. 300 chilometri con un dislivello di circa 6000 metri. Ma nessuna paura: la presenza di bus e trenini offre sempre un'uscita di emergenza per il viaggiatore stanco.

In Italia oltre alle classiche ciclabili del Trentino (bellissimo il giro che parte dal Lago di Garda e arriva a Madonna di Campiglio) stanno diventando noti percorsi come il Pollino in Calabria (una gemma nascosta), la Peschiera del Garda - Mantova, la ciclabile dell'Adda che parte dal centro di Milano per arrivare sul lago di Como a Lecco e presto anche il Grab, il Grande Raccordo Anulare delle Bici nella Capitale, 44 km, che dovrebbero essere pronti nel 2023. All'estero un must per famiglie rimane la lunghissima ciclovia del Danubio, da percorrere da Passau in Germania fino alla capitale ungherese, Budapest, tornando poi con una splendida crociera sul fiume al punto di partenza. Oppure l'intramontabile giro delle Fiandre su due ruote, tra colline verdeggianti e vecchi mulini, un panorama da cartolina senza fine.

Ecohotel - Tra Austria e Trentino-Alto Adige c'è la più elevata concentrazione di eco-hotel, ovvero strutture alberghiere che prestano attenzione ai consumi energetici, idrici, allo spreco alimentare e al consumo di plastica. Uno dei più noti è il Naturhotel Leitlhof hotel di San Candido (BZ), nell'alta Val Pusteria, nominato miglior green hotel d'Europa 2021, secondo i World Travel Awards. Il Leitlhof autoproduce tutta l'energia che necessità, impiega materiali locali ed ha persino il suo allevamento di bovini per garantire carne a chilometri zero di altissima qualità. «Il nostro è un impianto speciale, premiato anche dall'Università di Graz. Con questo autoproduciamo il 100% del calore per stanze e spa e la totalità dell'energia elettrica», spiega Stephan Mühlamm, proprietario dell'hotel. Altro simbolo degli EcoHotel il Bio-Hotel Stanglwirt a Kitzbühel, Austria, che fin dagli anni Settanta ha puntato tutto su bio-edilizia e bio-hotellerie, con 100% energia green prodotta da piccole centrali idroelettriche, calore prodotto da biomassa e un sistema di pompe di calore a energia geotermica. L'attenzione per il dettaglio è maniacale. Altri esempi di buona gestione sono Les Neiges d'Antan a Cervinia dove si possono caricare e prendere in prestito le auto elettriche del progetto Alpine green experience; lo Starhotel E.c.ho a Milano tutto con materiali certificati, oppure il bellissimo concetto di recupero dell'Albergo Diffuso a Ravascletto, in Friuli.

Turismo Naturale - Birdwatching, trekking, botanica, immersioni, fotografia naturalistica. Sono tante le attività dentro la natura. Attenzione però a seguire la filosofia "Leave no trace", non lasciare traccia. Un concetto importante da tenere a mente ogni volta che si organizza un viaggio a stretto contatto con flora e fauna. Prestare attenzione dove si cammina, non lasciare rifiuti, evitare creme solari o prodotti per la pelle inquinanti, non disturbare gli animali, lasciare il cane fuori dalle aree protette. In Italia non mancano le destinazioni naturalistiche. A partire dai parchi nazionali italiani, dal parco nazionale dello Stelvio alle foreste Casentinesi, dall'Aspromonte al parco nazionale della Val Grande. Un tesoro di biodiversità da visitare ed esplorare a piedi, bici o cavallo, sfruttando le tante attività proposte. Muniti di binocolo e taccuino si possono osservare uccelli rari come il Merlo acquaiolo, l'Albanella reale, il Grifone nel Parco del Pollino. Oppure le visite sulle tracce del Lupo in Val D'Aosta nel parco del Gran Paradiso. Fino alle degustazioni dei prodotti del parco come accade nel Parco Nazionale di Pantelleria, tra passiti e capperi panteschi.

Numerosissime le destinazioni internazionali per osservare la natura in maniera sostenibile. Come la possibilità di vivere nelle immense aree selvagge americane, senza lasciare traccia. Una delle destinazioni meno note è la bellissima wilderness area della Foresta di Gila, New Mexico, dove poter camminare per giorni senza trovare traccia umana. Oppure il parco nazionale del Virunga in Congo, le riserve della Namibia o le valli del Bhutan, non visitabili senza una guida naturalistica al seguito.

Per chi ama i santuari marini vale la pena di menzionare il sistema di aree marine delle Bahamas, dove aree salmastre e barriere coralline ospitano miriadi di specie di pesci ed uccelli. Luoghi da visitare con cura e attenzione.


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