7 aprile 2020
ore 18:00
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Nella giornata di ieri un vasto incendio di origini sconosciute è divampato nella zona della ex centrale nucleare di Chernobyl interessando circa 100 ettari di bosco. Le fiamme stanno divampando in quella che è più comunemente conosciuta come "zona di alienazione", un anello intorno alla centrale della larghezza di circa 30 chilometri istituito dopo il disastro del 1986 di cui tra pochi giorni, il 26 aprile, ricorrerà il 34°anniversario. Si tratta di una zona dove non è possibile risiedere ne entrare per alcun motivo, lasciata ai soli animali e alla vegetazione.

Subito dopo l'incendio sarebbero stati misurati livelli di radioattività nella zona di circa 16 volte più alti del normale mentre a un centinaio di chilometri dall'incendio, nella capitale Kiev i livelli sarebbero rimasti invariati. Il capo del servizio di ispezione ecologica dello stato ucraino che ha denunciato l'accaduto non ha fornito spiegazioni sulla provenienza di queste radiazioni e su come l'incendio abbia potuto accentuarle, in passato c'erano già stati altri incendi nella zona ma non era mai stata evidenziata una variazione della radioattività. 


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