23 ottobre 2021
ore 7:56
di Francesco Nucera
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 Per tutti
VARIE TIPOLOGIE DI CICLONI

- I cicloni, in base alle loro caratteristiche, possono essere catalogati in extratropicali, sub tropicali o tropicali.  I primi, a cuore freddo, sono quelli classici  ed associati alle classiche perturbazioni delle medie latitudini. Gli altri presentano un cuore caldo ed in genere si generano alle latitudini tropicali laddove c'è molta energia proveniente dalla superficie del mare. Seppur non hanno la forza nè le dimensioni degli uragani, è possibile tuttavia notare sul Mediterraneo dei vortici molto intensi che hanno delle sembianze molto vicine ai cicloni tropicali. Questi fenomeni, con un classico occhio e la nuvolosità a sipraleggiare attorno ad esso, oggi ancora in fase di analisi e studio, sono definiti "Medicanes" (acronimo Mediterranean+Hurricane), caratterizzati da venti molto forti, intense precipitazioni e dalla presenza di un cuore caldo al loro interno. Molti sono i casi documentati. Ricordiamo in Italia: Callisto (1983), Celeno (1995),Cornelia (1996) Zeo (2005), Vega (2014), Numa (2017), Ianos (2020)

I Medicanes che da un punto di vista fisico sono veri e propri cicloni tropicali,

 si formano in genere con l'inserimento sui mari meridionali di un vortice in quota. Una volta che si forma il vortice al suolo, aumenta il processo di estrazione dei flussi energetici marini a causa del rinforzo dei venti, richiamati nel centro depressionario. Formatosi il vortice l'energia principale di sostentamento deriva dal flusso di calore e di umidità fornito dal mare. Essi a volte si portano verso la terra ferma con evidenti conseguenze. Anche se un fenomeno raro sul Mediterraneo, essi devono essere monitorati e non trascurati al fine di prevedere i pericolosi effetti. 

Oltre ai Medicanes sono stati documentati sistemi convettivi che non presentano un occhio ma che hanno sembianze di tempeste o depressioni simil tropicali



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