Artico: raggiunta l'estensione massima stagionale dei ghiacci, ma siamo sotto la media
Il 6 marzo raggiunta la quinta estensione massima più bassa da quando si effettuano le misure satellitari.
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ARTICO, RAGGIUNTO IL MASSIMO STAGIONALE DI ESTENSIONE DEI GHIACCI, MA SIAMO SIGNIFICATIVAMENTE SOTTO LA MEDIA - Lo scorso 6 marzo è stata raggiunta la massima estensione stagionale dei ghiacci artici, picco dopo il quale inizia l'inesorabile fusione che caratterizza il semestre più caldo che va da marzo a settembre. Siamo purtroppo significativamente sotto la media: più nello specifico il massimo di estensione ha raggiunto i 14.62 milioni di km quadrati, ben 1.03 milioni di km di ammanco rispetto alla media trentennnale 1981-2010 (che si attesta sui 15.65 milioni di km quadrati). Si tratta così della quinta estensione massima più bassa da quando si effettuano le misure satellitari (45 anni): al primo posto negativo resta il 2017 con 14.41 milioni di km quadrati. Da notare inoltre come il giorno di picco stagionale sia stato anticipato di 6 giorni rispetto alla data media, sempre 1981-2010, che risulta essere il 12 marzo: vale a dire estensione massima inferiore alla media e raggiunta anche prima sul calendario rispetto al recente passato.
Si evidenzia in particolare un ammanco di ghiaccio artico nei mari di Bering, Barents, Labrador e Okhotsk, nonchè sul golfo di St. Laurence. Proprio su quest'ultimo così come nei mari di Barents e Labrador si sono registrate le perdite maggiori. In controtendenza solo il Mar di Groelandia, che ha invece evidenziato un'estensione dei ghiacci sopra la media.