16 dicembre 2021
ore 21:56
di Lorenzo Badellino
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Immagine di archivio
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La sonda Parker Solar Probe della Nasa è riuscita a raggiungere la corona del Sole, ovvero parte più esterna della sua atmosfera, iniziando a raccogliere informazioni su particelle e campi magnetici che la compongono. Si tratta di un evento storico poiché mai nessuna sonda era mai riuscita ad avvicinarsi così tanto alla nostra stella, addirittura attraversando la superficie di Alfven, il confine dell'atmosfera solare. Questa linea immaginaria divide da una parte le particelle che rimangono intrappolate dai campi gravitazionali e magnetici e dall'altra, al suo esterno, quelle che sfuggono all'attrazione del Sole e si disperdono nello spazio trascinate dal vento solare.

Dopo essere stata lanciata nel 2018 la Parker Solar Probe ha effettuato per la prima volta l'attraversamento della superficie di Alfven il 28 aprile 2021, mantenendosi a circa 13 milioni di chilometri dalla superficie solare, ripetendosi più volte nei mesi successivi con continue uscite e rientri, dovuti al fatto che la superficie non è liscia ma irregolare, disposta a zig zag, e da queste scanalature dipendono i venti solari che indirettamente influenzano anche il nostro pianeta.

'Questa pietra miliare non solo ci fornirà una visione più approfondita dell'evoluzione del Sole e del suo impatto sul Sistema solare, ma tutto ciò che impariamo sulla nostra stella ci insegnerà molto anche delle stelle del resto dell'universo' - riferisce Thomas Zurbuchen, uno degli amministratori della NASA. 'Volando così vicina al Sole, la Parker Solar Probe ora percepisce le condizioni della corona solare come non abbiamo mai potuto fare prima. Vediamo le prove nei dati del campo magnetico, nei dati del vento solare e nelle immagini. Possiamo vedere la sonda che vola attraverso le strutture della corona che possono essere osservate durante l'eclissi totale di Sole' - aggiunge Nour Raouafi, ingegnere della NASA.

La sonda Parker Solar Probe dovrebbe effettuare altre 24 orbite intorno al Sole avvicinandosi sempre di più e raggiungendo una distanza dalla sua superficie di circa 6 milioni di chilometri, prima di venire probabilmente disintegrata per le elevatissime temperature.


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