9 maggio 2023
ore 5:59
di Francesco Nucera
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 Per tutti
un grado in più entro il 2100 con il consumo alimentare
un grado in più entro il 2100 con il consumo alimentare

Secondo un recente studio pubblicato su Nature, "Future warming from global food consumption", le emissioni derivanti dal sistema alimentare globale potrebbero aggiungere quasi 1°C di riscaldamento in più al clima terrestre entro il 2100, cancellando gli obiettivi climatici dell'accordo di Parigi. Il consumo di cibo è una delle principali fonti di emissioni di gas a effetto serra; la valutazione del suo impatto sul riscaldamento è fondamentale per guidare l'azione di mitigazione del clima. Ogni anno la catena di produzione di cibo emette globalmente circa 17 miliardi di tonnellate di CO2  equivalente.

Oltre il 55% di questo riscaldamento previsto, si legge nello studio, può essere evitato attraverso dei miglioramenti simultanei nelle pratiche di produzione, attraverso l'adozione universale di una dieta sana e con la riduzione degli sprechi alimentari. Il sistema alimentare globale rappresenta circa il 15% degli attuali livelli di riscaldamento; solo un terzo dei piani nazionali di riduzione delle emissioni previsti dal patto di Parigi include misure per ridurre l'inquinamento da carbonio derivante dall'agricoltura o dall'allevamento. 

Sono stati esaminati, nello studio, separatamente i tre principali gas serra per migliorare le stime precedenti di quanta alimentazione il mondo aggiunge al riscaldamento globale. L'anidride carbonica rimane nell'atmosfera per secoli. Il metano, invece solo, 10 anni ma su quella scala temporale è quasi 100 volte più efficiente nel trattenere il calore del Sole. Il metano prodotto dal bestiame, dalle risaie e dal cibo in decomposizione rappresenta circa il 60%delle emissioni legate al cibo; la CO2 proveniente da macchinari e trasporti e il protossido di azoto proveniente dall'uso eccessivo di fertilizzanti chimici sono responsabili del 20% ciascuno. 

il 60% di questo riscaldamento è dovuto alle emissioni di metano
il 60% di questo riscaldamento è dovuto alle emissioni di metano

Senza un brusco cambiamento nella produzione e nella dieta, la temperatura media della superficie terrestre aumenterebbe di +0,7 C e +0,9 °C entro la fine del secolo attraverso il consumo globale di cibo. Questo riscaldamento aggiuntivo da solo è sufficiente per superare l'obiettivo dei + 1,5°C e avvicinarsi alla soglia dei +2°C. Bisognerebbe dunque puntare alla riduzione del metano perché la maggior parte del futuro riscaldamento del settore alimentare proverrebbe dalla sua emissione.

misure di mitigazione possono ridurre tale riscaldamento
misure di mitigazione possono ridurre tale riscaldamento


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