18 agosto 2022
ore 13:00
di Manuel Mazzoleni
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Camera dei Rappresentanti USA - immagine archivio
Camera dei Rappresentanti USA - immagine archivio

Altro passo in avanti degli Stati Uniti d'America nella lotta ai cambiamenti climatici. Lo scorso 7 agosto il Senato americano ha infatti approvato l'"Inflation Reduction Act", una legge su clima, salute e tasse. Si tratta del più significativo investimento federale della storia degli USA per contrastare il cambiamento climatico e ridurre il costo dei farmaci da prescrizione.

Sono stati, infatti, previsti investimenti per oltre 370 miliardi di dollari tali da consentire agli USA di tagliare del 40% entro il 2030 le emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 2005 ma anche di ridurre il costo dei farmaci da prescrizione e rendere più equo il codice fiscale. Per la prima volta a Medicare (assicurazione sanitaria federale, amministrata dal governo Usa e riguardante le persone dai 65 anni in su) sarà concesso il potere di negoziare i prezzi di alcuni farmaci con prescrizione, e prorogando per tre anni i sussidi sanitari in scadenza.

Il governo americano punta ad abbandonare la dipendenza da parte dei consumatori e delle industrie dai combustibili fossili. Per far ciò gli investimenti prevedono crediti d'imposta e sconti per una serie di tecnologie rinnovabili, dai pannelli solari ai veicoli elettrici. Sono previsti incentivi per le aziende che producono più tecnologia negli Stati Uniti e che migliorino la propria efficienza energetica. Previsti altresì fondi al ripristino delle foreste e delle coste. Per la prima volta viene introdotta una tassa anche sul metano, che penalizzerà quelle aziende le cui emissioni saranno in eccesso.

Oltre ad avere effetti sull'ambiente e sui cambiamenti climatici il pacchetto di leggi dovrebbe avere impatti positivi anche sui conti dei contribuenti. Si stima infatti che una transizione verso una green energy porterà riduzioni delle bollette.

Il maxipiano, che dovrebbe ridurre il deficit, sarà pagato con nuove tasse (tra cui un'imposta minima del 15% sulle grandi aziende e un'imposta dell'1% sui riacquisti di azioni) e aumenterà la capacità di riscossione dell'Agenzia delle Entrate. La proposta prevede un aumento degli introiti statali di oltre 700 miliardi di dollari in 10 anni e una spesa di oltre 430 miliardi per ridurre le emissioni di anidride carbonica, estendere i sussidi per l'assicurazione sanitaria nell'ambito dell'Affordable Care Act e utilizzare il resto delle nuove entrate per ridurre il deficit.

L'Inflation Reduction Act dovrà ora essere approvato dalla Camera, dove sono necessari quasi tutti i voti dei democratici. Il traguardo sembra possibile anche se restano ancora due potenziali ostacoli, uno nell'ala destra e uno nell'ala sinistra ma entrambi non appaiono al momento insormontabili.

L'ambizioso piano approvato dal Senato americano è stato accolto con grande entusiasmo da parte dei climatologi, che spronano nel contempo gli altri Stati, tra cui anche quelli dell'Unione Europea, di aumentare i loro sforzi nella lotta ai cambiamenti climatici.


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