3 agosto 2022
ore 8:40
di Manuel Mazzoleni
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Anomalie record per il Mediterraneo
Anomalie record per il Mediterraneo

MEDITERRANEO O CARAIBI ? - La lunga e prolungata fase di tempo stabile e temperature oltre le medie del periodo, che da mesi mette in crisi agricoltura e sistema idrico italiano, continua ad avere un impatto anche sul nostro Mediterraneo. Secondo il servizio di monitoraggio dell'ambiente marino del sistema satellitare Copernicus, la temperatura della superficie del mare registrata il 22 luglio mostrava, lungo le coste della Francia e dell'Italia un'anomalia fino a +5°C, con temperature superficiali da record.

Anomalie di temperatura al 22 luglio - Copernicus
Anomalie di temperatura al 22 luglio - Copernicus

TEMPERATURE DELL'ACQUA FINO A 30°C - In molte zone, soprattutto quelli vicino alle coste di Liguria, Toscana, Corsica, Sardegna e Costa Azzurra, le temperature superficiali del mare hanno raggiunto valori insoliti e da record: secondo le rilevazioni, nelle ore più calde del giorno sono stati registrati picchi tra i 28 e i 30 gradi. Già a maggio scorso le temperature del mare erano salite di circa 4 °C in più rispetto alla media del periodo 1985-2005, con punte superiori anche ai 23°C. Sicuramente si tratta del "riscaldamento" più marcato della storia moderna. Basti pensare che il precedente record risaliva alla rovente estate del 2003: in quell'anno le anomalie di temperatura si erano fermate a "solo" tre gradi oltre la media.

CONSEGUENZE SECONDO I RICERCATORI DEL CNR - Secondo l'oceanografo e ricercatore del Cnr Sandro Carniel un riscaldamento così marcato ha e avrà conseguenze nei mesi a seguire. In primis l'acqua si riscalda, a partire dalla superficie, in maniera più lenta della terra, ma rimane calda più a lungo e il fenomeno ha diverse ripercussioni. Prima di tutto, riscaldandosi l'acqua si dilata e da qui l'innalzamento del livello del mare. L'aumento delle temperature ha poi un impatto anche sulla circolazione degli oceani: più l'acqua diventa meno densa, più galleggia. Questo significa che l'oceano diventa meno capace di muoversi in verticale, di omogenizzare le sue acque, e quindi di essere ricco di ossigeno. Meno ossigeno significa inevitabilmente meno pesci. Un mare più caldo, prosegue l'esperto, fornisce anche maggiore energia agli eventi estremi che diventano più potenti e distruttivi, non solo in mare aperto ma anche sulla terraferma. Sempre secondo l'esperto, il Mediterraneo è un mare piccolo, relativamente poco profondo, con poco scambio e di conseguenza tende a scaldarsi più velocemente rispetto all'Oceano. Si stima che dal 1980 la sua superficie si è scaldata di almeno un terzo di grado per decennio. Si tratta di un dato molto elevato, tre volte quello che riguarda l'oceano medio mondiale.

Temperature previste sabato- meteomed.it
Temperature previste sabato- meteomed.it

SPECIE LOCALI A RISCHIO, PIU' SPECIE ESOTICHE - Dello stesso parere anche il collega francese Jean-Baptiste Sallée che precisa: "sulle coste francesi che affacciano sul Mediterraneo le temperature superano di 5,6 gradi le medie stagionali: la straordinarietà del fenomeno è la durata e la ripetizione. Negli ultimi 3 mesi i 3/4 del tempo sono stati caratterizzati da quest'anomalia". Sallée precisa, inoltre, che le temperature elevate distruggono i tappeti di posidonia oceanica, i veri polmoni dei mari, habitat vitale per molte specie. Tra queste almeno 50 sono minacciate di morte. Allo stesso tempo le alghe invasive stanno occupando i fondali marini che vedono apparire e proliferare anche specie animali esotiche, si stima che 1000 specie esotiche abbiano migrato verso il Mediterraneo. Basti pensare che valori di 30°C per le acque superficiali del mare sono valori che solitamente si registrano in piena estate nei Caraibi.

Temperature previste domenica - meteomed.it
Temperature previste domenica - meteomed.it


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