20 maggio 2022
ore 16:37
di Linda Vail
tempo di lettura
2 minuti, 18 secondi
 Per tutti

È uno dei progetti più ambiziosi delle Alpi e come tale si è già tirato dietro la sua bella scia di polemiche da parte degli ambientalisti, contrari per ragioni di ecosostenibilità e per il fatto di spendere soldi pubblici per nuovi impianti.

Stiamo parlando del collegamento funiviario fra il comprensorio del Cervino-Matterhorn e quello del Monte Rosa,ovvero tra il Colle delle Cime Bianche e Frachey. Di certo non c'è ancora niente - lo studio di fattibilità si concluderà quest'autunno - ma le idee messe in campo sono tante. Il Comitato Promotore Cervino Monterosa Paradise, con in prima linea il presidente Bruce McNeill, ribatte prima di tutto alle polemiche sostenendo che la realizzazione del collegamento avrebbe il minor impatto possibile sul territorio: «Il tema della sostenibilità ambientale è uno dei pilastri su cui si basa lo studio tecnico di fattibilità», assicura.

Ma vediamo in pratica di cosa si stratta: partendo da un investimento di circa 66 milioni di euro si pensa a collegare cinque valli (Valtournenche, la val d'Ayas, la valle di Gressoney, la valle di Alagna e quella di Zermatt), tre regioni (Valle d'Aosta, Piemonte e Vallese), due nazioni (Italia e Svizzera) e ben 5 comprensori (Zermatt, Cervinia-Valtournenche, Champoluc, Gressoney e Alagna). Questo giusto per dare qualche numero. Risultato: un unico comprensorio che unirebbe in 30 minuti di tragitto le diverse ski area del Cervino Ski Paradise e del Monterosa Ski, tutte collegate sci ai piedi per un totale di 75 piste da discesa. E non si parla solo di sci e stagione invernale. Anzi, l'intento è quello di "destagionalizzare", tema molto dibattuto in questi ultimi tempi nel mondo della montagna per salvare anche l'economia alpina.

Il collegamento - come sottolineano sempre i fautori del progetto - permetterebbe a tutti in ogni momento dell'anno di salire in quota e poter godere dello spettacolo di 38 vette alpine sopra i 4000 metri: dai versanti Sud e Nord del Monterosa ai tre del Cervino/Matterhorn, dal Gran Combin al Weisshorn fino al Monte Bianco e anche il Monviso, solo per citarne alcuni. D'inverno come d'estate si potrebbe raggiungere sia il Piccolo Cervino sia Zermatt e viceversa. Il motto del Comitato è proprio "Connecting Nature, Sharing Beauty", ovvero collegare la natura per condividerne la bellezza.

Destagionalizzazione - come sottolinea il Comitato - significa così poter offrire tutto l'anno esperienze da vivere in quota, per tutti: non solo sci dunque ma anche trekking, mountain bike, percorsi didattici in quota, enogastronomia ed eventi culturali. Il panorama si amplia offrendo nuove opportunità economiche alle popolazioni del territorio. Il prossimo autunno la sentenza.


Segui @3BMeteo su Twitter


Articoli correlati