28 agosto 2022
ore 7:24
di Chiara Todesco
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3 minuti, 17 secondi
 Per tutti

Quando si va in montagna l'attenzione alle condizioni meteorologiche è importante. Che sia una passeggiata nel bosco, un'escursione al rifugio, un'arrampicata in falesia o ancora una salita lungo una via ferrata, meglio prima dare un occhio al meteo per non trovarsi tra la nebbia, in mezzo ai nuvoloni, al freddo o, ancora peggio, sotto un temporale.

Per saperne qualcosa in più e capire meglio come comportarsi, abbiamo rivolto qualche domanda a uno degli esperti di 3BMeteo: il meteorologo Edoardo Ferrara.

Leggete qui con attenzione prima di infilarvi scarponcini e zaino e partire!

È vero che in montagna il tempo cambia più in fretta?

Si è così. Soprattutto durante l'estate, in montagna, a differenza delle aree di pianura, si hanno più facilmente repentini cambiamenti del tempo: si può passare così dal tempo soleggiato al forte temporale nel giro di un'ora. La causa è indotta dalla maggiore turbolenza atmosferica favorita dai pendii alpini, che facilitano l'ascesa verso l'alto delle masse d'aria calda da valle. Una dinamica che favorisce lo sviluppo dei temporali

A parte guardare bene le previsioni prima di partire per un'escursione, a quali dettagli bisogna fare attenzione mentre siamo in giro?

La consultazione dei bollettini meteorologici rimane il punto cardine per la sicurezza in montagna. La previsione meteorologica può tuttavia essere affetta da un certo margine di errore, in quanto la meteorologia non è ancora una scienza esatta trattando un sistema caotico e turbolento quale l'atmosfera. L'osservazione del cielo quindi è di fondamentale importanza durante il percorso: se si ha l'impressione che il tempo stia rapidamente peggiorando, bisogna saper desistere dalla camminata o trovare quanto prima un possibile rifugio/riparo. In generale più si sale di quota, più è facilmente probabile incorrere in repentine mutazioni delle condizioni meteo-climatiche e risulta più complicato trovare eventualmente riparo. 

Osservando le nuvole in cielo mentre sono in quota posso riconoscere quelle che indicano un possibile avvicinarsi di un temporale?

Sì. Le nubi alte e sfilacciate come cirri e cirrostrati solitamente sono innocue ma indicano comunque un probabile, pur graduale, cambiamento del tempo nell'arco delle successive 12-36 ore. Invece dobbiamo tenere sotto massima osservazione la formazione dei cosiddetti cumuli, ovvero quelle nubi a sviluppo verticale dal basso verso l'alto che hanno la sommità che ricorda un po' la panna montata. Qualora queste nubi tendessero a svilupparsi rapidamente, potrebbero essere il preludio di un temporale imminente.

Cosa attira i fulmini in montagna?

Il tipo di terreno ma soprattutto le punte, che per una legge fisica accumulano maggiore carica elettrica, dalla quale si sviluppa quella differenza di potenziale che "accende" la scarica elettrica. Le punte se poi isolate sono ancora più pericolose in tal senso. Pertanto bisogna evitare di ripararsi sotto gli alberi, tanto più se sono isolati e non all'interno di un bosco, ma anche in prossimità di conformazioni rocciose appuntite e guglie. In generale se si viene sorpresi da un temporale in montagna e non si ha un riparo a portata di "piede", conviene sdraiarsi orizzontalmente lontano da oggetti e conformazioni appuntite e attendere che il tutto passi. 

Quali altri consigli dareste voi meteorologi prima di mettersi in cammino?

Come detto, la consultazione del bollettino meteorologico è di fondamentale importanza: conoscere non solo lo stato del cielo, ma anche temperatura e soprattutto il vento, che in montagna può risultare più violento. Nonostante questo il temporale non previsto può sempre coglierci di sorpresa in montagna, pur con bassa probabilità. È dunque bene premunirsi preventivamente di abbigliamento adeguato e cambi necessari in caso di maltempo: non farsi ingannare dal sole e dal caldo, nel giro di poche ore il tempo può volgere al brutto e con drastico calo termico. 


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