28 dicembre 2021
ore 8:30
di Paolo Corazzon
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 Per tutti
Cronaca meteo: 2021, un altro anno pieno di estremi meteo
Cronaca meteo: 2021, un altro anno pieno di estremi meteo

Ci apprestiamo a salutare il 2021, un anno che da un punto di vista climatico si è rivelato particolarmente movimentato. L'attenzione dei media, ma anche della gente comune, nei confronti dello stato di salute del pianeta, è stato alimentato da un lato da eventi meteorologici estremi che hanno interessato molti angoli della Terra e dall'altro dai summit sul clima che si sono tenuti tra ottobre e novembre a Roma e a Glasgow.

Il cambiamento climatico legato al riscaldamento globale continua a rendersi sempre più evidente: gli ultimi dati scientifici confermano il trend in rialzo delle temperature medie, con tutte le conseguenze del caso a iniziare da fusione dei ghiacciai, innalzamento del livello dei mari e dai fenomeni meteo locali molto intensi. Il tutto avviene non solo a livello globale, ma anche nel nostro piccolo: i ghiacciai delle Alpi e dell'Appennino si stanno in larga parte ritirando. Tre esempi su tutti: il ghiacciaio più esteso d'Italia, quello dell'Adamello, perde circa 14 milioni di metri cubi d'acqua ogni anno, pari a 5600 piscine olimpioniche; il fronte del ghiacciaio della Marmolada è arretrato di 6 metri solamente nell'ultimo anno; il ghiacciaio del Calderone sul Gran Sasso negli ultimi 25 anni ha perso il 65% della sua superficie.

In aumento anche la temperatura media dei mari di tutto il pianeta, anche del Mediterraneo, che consempre maggior facilità sfiora in alcune zone i 28-30 gradi durante la stagione estiva. E a proposito di estate, il trimestre giugno-luglio-agosto è stato particolarmente caldo in diverse zone dell'Italia. Mediamente si è trattata della sesta estate più calda di sempre per il nostro territorio, ma se prendessimo in considerazione solo le regioni centro-meridionali, troveremmo valori davvero eccezionali. La Sicilia ha registrato la temperatura più alta mai toccata nel continente europeo: il 10 agosto a Siracusa il termometro ha raggiunto 48,8 gradi.E oltre al caldo, le estati in Italia sono sempre più siccitose: sa da un lato il bel tempo fa la felicità dei turisti, dall'altro i problemi legati alla mancanza di acqua possono assumere carattere di elevata gravità. La scorsa estate alcuni fiumi del Centrosud si sono ridotti a semplici rigagnoli e torrenti minori sono letteralmente scomparsi.

Quando poi è arrivato l'autunno, tutto il calore accumulato si è espresso in varie occasioni in maniera violenta: molte zone del Centrosud hanno vissuto a ottobre episodi alluvionali in alcuni casi estremi. Da notare anche la formazione di un vero e proprio uragano mediterraneo, un cosiddetto "medicane" sul Mar Ionio, che ha devastato le coste sud-orientali della Sicilia. Anche la flora e la fauna sono ormai costrette ad adattarsi a queste nuove condizioni meteo: ci sono zone dell'Italia dove le zanzare resistono per 9/10 mesi l'anno, mentre la popolazione ittica del Mediterraneo sta cambiando, con pesci tropicali che stanno invadendo i nostri mari con sempre maggior frequenza. 

Ma non è stata solo l'Italia a registrare eventi record. L'Europa centrale a luglio ha vissuto una delle più gravi alluvioni di sempre con oltre 180 vittime e numerosi inondazioni su Germania, Belgio, Lussemburgo, Olanda e Austria. Il Canada ha registrato la più intensa ondata di caldo della sua storia con temperature prossime ai 50°C vicino al Circolo Polare Artico, stesso valore raggiunto in Algeria. Record di caldo anche negli USA occidentali: nella Death Valley in California, abituata comunque a temperature molto elevate, è stato raggiunto il valore di 54,4°C a Furnace Creek: si tratta del nuovo record mondiale di temperatura più alta mai registrata. Anche l'Africa ha vissuto un anno difficile, in particolare la zona del Corno d'Africa, colpita da una siccità estrema, che sta mettendo a dura prova uomini, animali e vegetazione, con conseguenze drammatiche.

Con un pianeta sempre più caldo e una distribuzione delle precipitazioni sempre più irregolare, anche il problema degli incendi sta diventando sempre più marcato, in vari angoli del globo. Gli Stati Uniti occidentali hanno vissuto momenti drammatici la scorsa estate e anche in Italia al Sud il fuoco ha devastato territori enormi. Ma forse l'evento più violento e drammatico risale a non molti giorni fa: la terribile sequenza di tornado che hanno colpito alcuni stati degli USA, nel cuore di dicembre! Un centinaio di vittime, interi paesi rasi al suolo e vortici di una violenza inaudita, mai registrata prima a dicembre, sia come intensità che come durata. In un periodo dell'anno, infatti, in cui i tornado non sono così frequenti. La speranza in un futuro migliore non deve comunque calare: l'attenzione che da alcuni anni viene riservata nei confronti del cambiamento climatico ha già portato ad accordi internazionali importanti in tema di energia e impatto ambientale delle attività umane. L'Italia da questo punto divista ha preso impegni concreti fondamentali e anche nel nostro piccolo possiamo fare molto.


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