2 febbraio 2022
ore 23:43
di Lorenzo Badellino
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 Per tutti
Campo Tures (BZ) Foto di Christian Angius Meteo Cavezzo-Modena e Appennino per Rete Meteo Amatori
Campo Tures (BZ) Foto di Christian Angius Meteo Cavezzo-Modena e Appennino per Rete Meteo Amatori

INVERNO AVARO DI NEVICATE. Per gran parte del versante italiano dell'arco alpino la stagione invernale in corso è a dir poco drammatica quanto ad innevamento. La quasi costante presenza dell'anticiclone di fatto da dicembre ha impedito alle grandi perturbazioni atlantiche di portare precipitazioni degne di nota, se non per alcune fugaci nevicate tra la fine del 2021 e l'inizio del 2022. Negli ultimi giorni però qualcosa è cambiato, a causa dello sbilanciamento verso nord dell'anticiclone atlantico. Questo ha innescato lungo il suo bordo destro la discesa di correnti provenute dalle latitudini artiche che hanno attraversato l'Europa centrale da nordovest a sudest, fino ad incontrare la barriera alpina.

INTENSE NEVICATE SU SVIZZERA E AUSTRIA. Qui hanno scaricato negli ultimi due giorni importanti quantitativi di neve, anche a quote basse viste le temperature favorevoli. Sono stati i settori svizzeri e quelli austriaci ad aver ricevuto le nevicate più intense, anche a carattere di bufera a causa dei venti che soffiano impetuosi dal Nord Europa. Sulle principali località alpine oltralpe si registrano spessori di neve fresca tra i 50 e i 100cm, ma accumuli rilevanti interessano anche le zone prossime ai confini di stato sul versante italiano.

NEVE GENEROSA ANCHE SUGLI SPARTIACQUE ALPINI. In Valle d'Aosta, lungo il confine svizzero, sono caduti fino a 70cm in quota sopra Cervinia, 40cm in paese. Accumuli che diminuiscono sensibilmente spostandosi verso sud, dove i fronti in scorrimento oltralpe non riescono ad arrivare. Nevicate rilevanti anche in Lombardia a Livigno, dove sono caduti circa 30cm di neve fresca nelle ultime 24 ore e così anche in Alto Adige verso il confine austriaco, dove si registrano accumuli di 50cm solo nella notte nella zona di Riva di Tures (BZ) che diventano 70cm sommati a quelli degli ultimi giorni, come dimostra l'immagine qui sotto inviataci da Rete Meteo Amatori.

Riva di Tures (Campo Tures). Foto di Christian Angius Meteo Cavezzo-Modena e Appennino per Rete Meteo Amatori
Riva di Tures (Campo Tures). Foto di Christian Angius Meteo Cavezzo-Modena e Appennino per Rete Meteo Amatori

Al contrario sono state quasi interamente ignorate dalle precipitazioni le Alpi piemontesi occidentali, fuori dal raggio d'azione dei fronti nord europei e troppo protette dall'anticiclone sull'Europa centro-occidentale, le vallate meridionali della Valle d'Aosta, Prealpi lombarde, Trentino meridionale e le Dolomiti orientali. Qui il clima è rimasto secco e spesso ventoso, con le raffiche di fohn che al Nordovest fanno impennare le temperature (21°C oggi, mercoledì, in Piemonte sulla bassa Val Susa), con il rischio che si inneschino nuovi incendi boschivi dopo quelli dei giorni scorsi sulle valli torinesi. Tanto che in Valle d'Aosta nelle zone prive di innevamento è stato dichiarato lo stato di grave pericolosità e vige il divieto assoluto di accendere fuochi, abbruciare stoppie o altri residui vegetali, dar fuoco alle discariche di rifiuti ed usare inceneritori sprovvisti di abbattitore di scintille.

Cronaca meteo: mentre sulle Alpi estere nevica abbondantemente, da noi rimane secco. Colpa del foehn
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