21 giugno 2022
ore 10:47
di Lorenzo Badellino
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 Per tutti
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Dopo giorni di dominio assoluto del rovente anticiclone africano qualcosa nell'Europa sudoccidentale è cominciato a mutare. Una saccatura posizionata in prossimità del Golfo di Biscaglia si è fatta spazio verso il Continente, inviando impulsi di instabilità temporaleschi. Il contrasto tra l'aria molto calda preesistente e quella più fresca di origine atlantica ha dato vita a rovesci e temporali di forte intensità. In particolare è stato colpito il versante francese dei Pirenei e buona parte dell'Aquitania, dove si sono avute grandinate di una violenza inaudita.


Nella serata di ieri, lunedì, su alcune zone dei Pirenei occidentali si è scatenato l'inferno. Violentissimi temporali e nubifragi hanno scaricato chicchi di grandine grandi anche palline da tennis, del dimetro fino a 8cm, che hanno distrutto non solo diversi parabrezza delle automobili, ma anche alcuni tetti di edifici. I vigili del fuoco hanno dovuto effettuare 450 interventi nei comuni si Soumoulou, Pau e Nay a causa degli allagamenti, dei black out e per mettere in sicurezza i tetti perforati dalla grandine.


Contemporaneamente altri intensi temporali con grandine, colpi di vento e moltissime fulminazioni (fino a 2700) hanno bersagliato un'ampia zona nei pressi di Bordeaux. Danni anche all'agricoltura e ai vigneti di Medoc, nella zona di Bordeaux, tanto che alcune aziende hanno dovuto chiudere a tempo indeterminato.


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