31 luglio 2022
ore 12:24
di Lorenzo Badellino
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 Per tutti
Inondazioni in Iran in un'immagine di archivio
Inondazioni in Iran in un'immagine di archivio

Da almeno una settimana parte dell'Iran è alle prese con piogge torrenziali che stanno mettendo in ginocchio soprattutto la provincia meridionale di Fars, nel sudovest del paese. Circa 60 persone hanno perso la vita a causa dell'estremo maltempo, molte delle quali mentre si dirigevano verso aree più fresche come sponde dei fiumi, laghi o montagne, colte da inondazioni improvvise o frane. Si contano anche circa 30 dispersi e 1300 persone sono state sfollate, mentre sono operative 687 squadre di soccorritori per un totale di 1300 uomini.


Le piogge torrenziali non hanno risparmiato la provincia di Theran orientale, in particolare la regione di Firouzkouh, ma nemmeno quella confinante di Mazandaran che si affaccia alle sponde meridionali del Mar Caspio. Qui una montagna è franata investendo diverse persone e uccidendone 14. I danni sono ingenti, con moltissime automobili trascinate dalla corrente e distrutte, edifici e ponti crollati, strade danneggiate e black out.


Pesanti ripercussioni si sono avute inoltre nell'agricoltura, tanto che stime iniziali parlano di oltre 60 trilioni di rial di danni, equivalenti a circa 200 milioni di dollari, secondo quanto riferisce il ministro dell'Agricoltura Javad Sadatinejad. Si tratta di una situazione simile a quella del 2019, quando piogge alluvionali provocarono la morte di quasi 80 persone e danni per due miliardi di dollari.



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