2 febbraio 2021
ore 23:44
di Lorenzo Badellino
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 Per tutti
Valanga domenica sulla strada per Cogne (AO). Il paese è rimasto isolato alcune ore
Valanga domenica sulla strada per Cogne (AO). Il paese è rimasto isolato alcune ore

Le abbondanti nevicate dei giorni scorsi, il vento forte, le temperature risalite temporaneamente la scorsa settimana e nuovamente previste in rialzo nei prossimi giorni sono tutti ingredienti che contribuiscono a rendere instabile il manto nevoso sulle Alpi, già soggette nel weekend di inizio febbraio a numerose valanghe anche di grandi dimensioni. Particolarmente bersagliati da valanghe e slavine sono stati Piemonte e Valle d'Aosta, tanto che in alcuni casi si è dovuti ricorrere alla chiusura di strade isolando paesi anche per più giorni, in attesa di una maggior stabilizzazione della neve in quota.

Sul versante francese delle Alpi, a pochi chilometri dal confine valdostano, si gioca d'anticipo e si cercano di innescare valanghe pilotate con l'elicottero in modo da liberare i pendii dai manti nevosi instabili e consentire la pratica dello scialpinismo in condizioni di maggior sicurezza. A Plagne Aime domenica l'elicottero si alzato in volo trasportando la 'Daisy Bell', una grande campana che contiene bombole di idrogeno e ossigeno e che grazie alla miscelazione controllata di questi due gas, è in grado di provocare un'esplosione a pochi metri dal manto nevoso. Il forte spostamento d'aria innesca la valanga.

Sul nostro versante alpino la zona più a rischio è proprio quella confinale valdostana tra Francia e Svizzera, con grado di pericolo 4 (forte) in una scala tra 1 e 5. Rischio 3 (marcato) sul resto dell'arco alpino, ad eccezione delle Prealpi dove il rischio e 2 (moderato). Intanto si segnalano due vittime a causa delle valanghe nel recente weekend, in Piemonte durante una scialpinistica.


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