Redazione 3BMeteo
14 dicembre 2021
ore 11:45
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Cronaca meteo USA: decine di tornado la sera dell'11 dicembre. Immagine di archivio
Cronaca meteo USA: decine di tornado la sera dell'11 dicembre. Immagine di archivio

Decine di tornado devastano gli stati centro-orientali degli USA - Non si ferma la conta dei danni negli Stati Uniti dopo la scia di devastazione lasciata da una serie di tornado che hanno colpito lo scorso 11 dicembre gli stati centro-orientali e meridionali del paese. Decine di tornado hanno colpito ben sei stati: Arkansas, Illinois, Missouri, Mississipi, Tennesse e Kentucky. Quest'ultimo ha registrato il bilancio più pesante contando circa ottanta delle cento vittime e purtroppo questi numeri risultano con tutta probabilità provvisori, in quanto vi sono ancora molti dispersi. I soccorritori infatti stanno ancora tentando di salvare molti superstiti rimasti intrappolati tra le macerie a causa dei crolli delle strutture in seguito ai fortissimi venti associati ai tornado. Le autorità affermano che almeno cinque tornado di categoria F3 hanno colpito la cittadina di Mayfield radendo al suolo, tra le tante strutture, anche una fabbrica di candele, uccidendo decine di operai al suo interno. La scia di devastazione ha provocato ingenti danni alla rete elettrica lasciando senza energia e acqua migliaia di famiglie. A Edwardsville nell'Illinois, il tetto di un magazzino Amazon è crollato intrappolando e uccidendo decince di operai in servizio.

Il presidente Joe Biden afferma come questo evento sia una tragedia inimmaginabile sottolineando la portata di questo evento come tra i più disastrosi negli ultimi anni degli USA e puntando il dito contro i cambiamenti climatici.

Causa dell'outbreak tornadico - Un profonda depressione in rapido movimento da ovest verso est è stata la causa scatenante dell'outbreak tornadico che l'11 dicembre ha colpito gli Usa. Analizzando la configurazione barica si è notato come il centro di bassa pressione sugli stati centro-orientali abbia richiamato aria calda e molto umida dal golfo del Messico nei bassi strati; contemporaneamente alle quote più alte transitava una forte corrente a getto (detta Jet-stream) con direttrice sudovest-nordest responsabile di una forte divergenza in quota. In questo contesto i cumulonembi, ovvero le nubi temporalesche, sono state ulteriormente incentivate nel loro sviluppo. Inoltre alle quote medio basse la presenza di un forte wind-shear (variazione dell'intensità e della direzione del vento) ha permesso la formazione di fenomeni vorticosi anche di forte intensità (nel caso specifico infatti alla nube temporalesca è stata impressa una rotazione su sè stessa, che le ha conferito quello che si definisce carattere di supercella). L'eccezionalità di questo fenomeno è stata sia l'estensione del fronte perturbato con una lunghezza di circa 400 km, sottolineando l'enorme quantità di calore disponibile per lo sviluppo di forti temporali e tornado, ma anche il periodo, decisamente insolito per uno sviluppo così numeroso ed esteso di tornado.



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