3 febbraio 2023
ore 11:27
di Lorenzo Badellino
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 Per tutti
Gelicidio in un'immagine di archivio
Gelicidio in un'immagine di archivio

Un'ondata di gelo ha fatto irruzione dal Canada fino agli stati meridionali del Texas ad inizio settimana, portando le temperature abbondantemente sotto zero con picchi anche di -8/-10°C a quote pressoché pianeggianti. Nei giorni immediatamente successivi un flusso meridionale ha provocato un netto riscaldamento in quota per l'ingresso di correnti dal Golfo del Messico molto più miti ma anche umide ed instabili, foriere di diffuse precipitazioni.



Nei bassi strati di molte aree texane l'aria fredda e pesante depositatasi nei giorni precedenti non è stata scalzata del tutto dalla nuova massa d'aria mite. Al suolo, in molti casi, si è rimasti sotto zero, mentre sulla stessa colonna ma a quote superiori si è saliti in positivo. Ne è conseguito l'insidiosissimo fenomeno del gelicidio, ovvero della pioggia congelantesi al suolo che ha creato estese lastre di ghiaccio sulle superfici su cui si è depositata, spesse anche più di un centimetro, che hanno messo a repentaglio la circolazione stradale ma anche il semplice fatto di camminare.



Circa 1600 strade sono state coinvolte dal gelicidio e ne sono conseguiti centinaia di incidenti, alcuni dei quali anche mortali. Sono in tutto otto le vittime fino ad ora accertate, di cui sei nella zona di Dallas. Enormi difficoltà si sono avute nei collegamenti aerei con 2400 voli cancellati, 1300 da e per l'aeroporto di Dallas-Fort Worth. Numerose cancellazioni si sono avute inoltre nei collegamenti ferroviari e più di 350000 abitazioni sono rimaste senza corrente elettrica. Il ghiaccio ha appesantito i rami degli alberi che si sono spezzati cadendo sui pali della luce, ma anche sulle auto parcheggiate, creando ingenti danni.



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