Dopo l'asteroide che annientò i dinosauri, 100mila anni di caldo intenso
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Ci sono pochi disaccordi ormai su quella che la comunità scientifica ritiene sia stata la causa dell'estinzione dei dinosauri. Parliamo naturalmente del gigantesco asteroide, caduto nella penisola dello Yucatan in Messico circa 66 milioni di anni fa. A causa di quell'impatto le polveri oscurarono il sole e provocarono un abbassamento delle temperature nell'ordine dei 7-10° in meno, responsabile della morte di tutti i rettili giganti che popolavano la Terra. Ma cosa accadde dopo questa specie di inverno nucleare?
Uno studio pubblicato venerdì sulla rivista Science avanza un nuova ipotesi. Esaminando la distribuzione e la composizione dei gusci dei micro fossili marini e di frammenti di piccoli pesci per decine di millenni, i ricercatori hanno calcolato che le temperature medie globali della Terra potrebbero essere aumentate di ben 5 gradi Celsius ed essere rimaste a quel livello per circa 100.000 anni. Cento millenni di caldo intenso.
Cosa potrebbe aver provocato quel riscaldamento? Probabilmente la stessa anidride carbonica susseguente l'impatto dopo che le polveri sottili, responsabili del calo termico, si erano depositate. Una concentrazione stimata di 2.300 parti per milione (ppm), attualmente ci troviamo con una concentrazione di 410 ppm. Un caldo eccezionale, al di la di quelle che sono le paure della comunità scientifica riguardo l'attuale riscaldamento che paventa un aumento di soli, si fa per dire, 2 gradi.