Redazione 3BMeteo
18 gennaio 2018
ore 11:18
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Emergenza plastica, per la nostra salute e quella dell'ambiente
Emergenza plastica, per la nostra salute e quella dell'ambiente

Il tema della plastica non può più essere preso sottogamba: da grave problema per l'ambiente e la salute sta diventando una vera e propria emergenza: ogni anno in Europa vengono prodotte 25,8 milioni di tonnellate di rifiuti in plastica. Di queste solo il 30 per cento viene raccolto e avviato a riciclo. Allo stesso tempo rimangono ancora alte le percentuali di imballaggi in plastica che finiscono in discarica (31 per cento) o vengono inceneriti (39 per cento) - spiega Rudi Bressa di LifeGate.it

Di fronte a questi dati impressionanti il 16 gennaio scorso la Commissione europea ha varato una nuova strategia sulla plastica che punta ad arrivare ad avere il 100 per cento di imballaggi riciclabili entro il 2030. Il documento "A European Strategy for Plastics in a Circular Economy" fornisce allo scopo delle importanti indicazioni per riduzione rifiuti in plastica, smaltimento efficace per una economia cosiddetta circolare, ovvero di riciclo e riutilizzo pressochè totale. "Dobbiamo impedire che la plastica entri nelle nostre acque, nei nostri alimenti e persino nei nostri corpi", ha detto il vicepresidente Frans Timmermans in una nota. "La soluzione è ridurre i rifiuti di plastica aumentatone il riciclo il riutilizzo; una sfida che cittadini, industria e governi devono affrontare insieme".

Le proporzioni dell'emergenza sono notevoli: nel mondo circa l'85% dei rifiuti in mare è costituito dalla plastica, sono numerosi i siti e i paradisi naturali contaminati, come l'Isola di Hendersen, sperduta in mezzo al Pacifico. In totale si stima siano tra le 75mila e le 300mila le tonnellate di microplastica che vengono rilasciate nell'ambiente in Europa ogni anno. Non solo. Secondo le stime, solo il 5 per cento del valore economico degli imballaggi in plastica viene mantenuto, mentre il resto viene perso dopo un brevissimo primo utilizzo. Perdita che ha valore che si aggira tra i 70 e i 105 miliardi di euro l'anno - prosegue Rudi Bressa di LifeGate.it

Altro grosso problema è che la domanda di plastica riciclata rimane ancora troppo bassa: secondo il documento la plastica riciclata copre solo il 6 per cento del mercato. Inoltre solo una piccola parte del riciclato rimane all'interno dei confini europei, mentre l'85 per cento viene mandato in Cina, dove viene trattato. Una situazione che potrebbe tuttavia durare poco, in quanto la Cina sembra intenzionata a bloccare questo 'export' di plastica, lasciandoci tonnellate di rifiuti da gestire.

Un problema che potrà essere risolto solo se il mondo della progettazione e dell'industria degli imballaggi cambierà registro. I nuovi prodotti dovranno essere progettati per durare e per essere riutilizzati il più a lungo possibile. Entro il 2030 tutta la plastica in Europa dovrà poter essere riciclata. Questo potrebbe, secondo il documento, portare alla creazione di 200mila posti di lavoro entro tale data.

L'associazione del WWF elogia l'obiettivo della Commissione ma sottolinea "che l'orizzonte del 2030 appare un po' troppo lontano rispetto ad una vera e propria emergenza che sta assumendo, giorno dopo giorno, dimensioni estremamente preoccupanti e sulla quale bisogna intervenire con urgenza.


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