19 marzo 2018
ore 14:35
di Manuel Mazzoleni
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 Per tutti
La siccità si fa sempre più preoccupante
La siccità si fa sempre più preoccupante

Sei mesi di estate e solo due mesi di inverno. È quanto potrebbe succedere entro il 2100 in molte parti del Mediterraneo orientale, in particolar modo in Paesi come Israele, Egitto, Siria, Libano e Turchia meridionale. Questa drammatica previsione climatica emerge da uno studio condotto da ricercatori dell'Università di Tel Aviv, pubblicata sull'"International Journal of Climatology". Se ciò si verificasse porterebbe probabilmente a una crisi di approvvigionamento idrico e a nuove minacce per la salute umana.

Per giungere a ciò gli studiosi sono partiti da un precedente lavoro iniziato nel 2004, basato sui dati raccolti per 53 anni nella regione del Medio Oriente. Confrontando le misurazioni di temperatura e meteo con i dati astronomici i ricercatori hanno poi applicato otto modelli climatologici definiti nell'ambito del CMIP5. Si è così giunti alla scoperta che la durata dell'estate aumenterà del 25 per cento verso la metà del secolo, cioè tra gli anni 2046 e 2065, e del 49 per cento entro la fine del secolo, cioè tra il 2081 e il 2100. Di conseguenza la stagione delle piogge potrebbe ridursi notevolmente mandando in crisi i sistemi di approvvigionamento dell'acqua e quindi l'irrigazione delle coltivazioni agricole. Aumenterebbe, inoltre, il rischio di incendi e i livelli di inquinamento, un mix davvero dannoso per l'uomo.


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